lo spunto

Quel vizietto del doping

Bene, Fabrizio Ravanelli è stato accusato da un suo giocatore di aver spronato, o consigliato, i calciatori dell’Ajaccio ad assumere medicinali. L’ex attaccante ovviamente fino a poco tempo fa, prima di essere esonerato, era...

Manuel Minguzzi

Bene, Fabrizio Ravanelli è stato accusato da un suo giocatore di aver spronato, o consigliato, i calciatori dell’Ajaccio ad assumere medicinali. L’ex attaccante ovviamente fino a poco tempo fa, prima di essere esonerato, era l’allenatore della squadra di Ligue 1 francese. Ravanelli quando fu contattato dai dirigenti dell’Ajaccio decise di accettare solo se fosse stato ingaggiato anche Ventrone come preparatore atletico, lo stesso Ventrone braccio destro di Agricola ai tempi della Juventus e dello scandalo doping. Hengbart, uno dei giocatori più esperti della squadra corsa, dichiara: “Voleva farci assumere medicinali, io a trentatré anni non voglio chiudere la carriera impasticcandomi”. Chiaro, è la parola di un giocatore contro quella di un allenatore e per il momento le prove sembrano non esserci, se non un interessamento della Federazione francese con un controllo effettuato dopo Rennes-Ajaccio a tutti i giocatori scesi in campo. Compresi quelli del Rennes per non fare differenze e magari avere un termine di paragone.

Ravanelli non è nuovo a questi problemi, ovviamente mi riferisco alla vicenda doping che colpì la Juve tra il 1994 e il 1998. I bianconeri finirono sotto processo e ne uscirono non con una assoluzione ma con una prescrizione. Tradotto, i farmaci e le assunzioni illecite furono dimostrate ma non più perseguibili per la scadenza dei termini del processo. Ora non sta a me giudicare la colpevolezza o meno di Ravanelli in questa nuova torbida e losca vicenda, ma posso solo sottolineare il fatto che la sua storia parla per lui: cioè di un giocatore proveniente da un mondo (quello juventino dominato dalla triade) per niente pulito e onesto. Tra doping e la vicenda calciopoli la Juventus ha dominato il calcio italiano con tutta una serie di sotterfugi e scorrettezze ampiamente dimostrate che ci lasciano in testimonianza come quel periodo calcistico fosse del tutto alterato consapevolmente. Se non dai calciatori (nel senso che spero per loro che assunsero farmaci inconsapevolmente) sicuramente dai dirigenti. Tra l’altro nell’epoca dello scandalo doping (’94-’98) i bianconeri vinsero la loro unica Champions League di epoca recente. Tutte coincidenze ma a volte a pensar male ci si becca eccome. Tra l’altro che i calciatori prendessero farmaci è stato ampiamente provato durante il processo e le loro vaghe e goffe risposte alle incalzanti domande del giudice e del pm non lasciano spazio a molte interpretazioni. Sono andato a rivederle e il rumore delle unghie che grattano cercando di arrampicarsi sullo specchio si sente eccome.