lo spunto

Non facciamoci prendere dal panico

E’ chiaro, l’errore di Curci non solo ha gettato tutti quanti nello sconforto ma, inutile negarlo, ha messo tutti in agitazione. Questo perché si ha la sensazione di correre il grosso rischio di retrocedere per colpa di un...

Manuel Minguzzi

E' chiaro, l'errore di Curci non solo ha gettato tutti quanti nello sconforto ma, inutile negarlo, ha messo tutti in agitazione. Questo perché si ha la sensazione di correre il grosso rischio di retrocedere per colpa di un portiere non all'altezza, non potendo utilizzare il già visto Agliardi, per ovvi motivi, e con uno Stojanovic alle prese con un fastidioso infortunio alla mano. Banalmente, alla conclusione di queste due settimane, potremmo ritrovarci Curci portiere titolare contro l'Inter. Ora, tutte le critiche che potevo esprimere, argomentate, su Curci, la società e il mister, le ho (abbiamo) ampiamente esternate e credo sia il momento di ragionare nella maniera più funzionale ed utile possibile. Anche perché in campo non ci andiamo noi e le scelte le compie Stefano Pioli. Scartando l'ipotesi Agliardi ne rimangono due: o gioca di nuovo Curci oppure si proverà a recuperare Stojanovic che però non ha ancora ricominciato ad usare la mano infortunata. Visto che in data odierna la seconda delle due ipotesi appare ancora di difficile attuazione, nonostante il procuratore di Stojanovic abbia sostenuto che le sue condizioni siano buone, è molto probabile che toccherà di nuovo a Gianluca scendere in campo al Dall'Ara contro i nerazzurri.

Invece abbiamo una partita da giocare, in cui dovremo strappare almeno un punto, e che non possiamo permetterci di affrontare con un portiere nel bel mezzo di una crisi di identità e di ruolo. Io sarei per Stojanovic subito, se potesse giocare, ma dobbiamo essere consci del fatto che potrà non essere così. Rimango sulla stessa linea adottata con Agliardi l'anno scorso: lo si critica, anche duramente, ma poi bisogna dare tempo al portiere di reagire e continuare a sentirsi a suo agio in mezzo ai pali di una porta. Se la troppa pressione renderà nemica del portiere quella che in teoria dovrebbe essere la sua più fedele amica, la porta, allora non avremo più un estremo difensore ma un calciatore che al primo tiro verso lo specchio rivedrà gli spettri di Bergamo cadendo nell'ennesimo errore. Poi magari sbaglierà lo stesso ma almeno proviamo a dargli sostegno psicologico, non ci costa nulla…per il semplice fatto che non possiamo relegarlo in panchina non essendo gli allenatori del Bologna. Non facciamoci prendere dal panico, ragioniamo con lucidità. Se toccherà ancora a te, caro Gianluca, ti sosterrò e ti darò fiducia affinché tu possa reagire. In attesa che qualcuno più forte possa dare quella solidità che fino ad ora non c'è stata. Forza Gianluca, ti ho criticato, ma ora è il momento di farti sentire la mia umana comprensione. So che reagirai.