lo spunto

Nel mirino di Corvino (tra nomi detti e non)

~~Il Bologna chiuderà il girone di andata domani a Lanciano e i rossoblù saranno chiamati a proseguire la striscia positiva iniziata con la vittoria sulla Pro Vercelli di mercoledì. La partita contro i piemontesi è...

Manuel Minguzzi

Per la mediana l’obiettivo numero uno sembra Nenad Krsticic, secondo me discreto centrocampista che soprattutto in B può fare la differenza. I problemi sono due: capire se la Samp è intenzionata a cederlo e se il giocatore accetta di diventare il compagno di quel Matuzalem che due anni fa rischiò di fargli terminare anticipatamente la carriera dopo un tackle killer. Vedremo. Più tortuose le piste che portano ad Acquah (non è del Parma ma dell’Hoffenheim, serve un giro di mercato per prenderlo) e Leandro Greco sempre più vicino al Verona magari in uno scambio con Tachsidis. Può essere raggiungibile Mauri del Parma però diverse formazioni di A (se i ducali svenderanno) avranno messo gli occhi su di lui.

Snocciolati un po’ di nomi e illustrate le varie situazioni, appare chiaro come Corvino sia un dirigente molto furbo e prudente che sa come lavorare lontano dai riflettori mediatici fintanto che non si arrivi al vero e proprio “draft” di calciomercato. Per versi opposti, i mass-media devono pur riempire pagine e palinsesti, nonché far sognare e sperare i tifosi, proponendo nomi poco attendibili o spesso fuorvianti. Non escludo, quindi, che Corvino stia tenendo in sacca il suo colpo migliore (ma potrebbero essere più di uno) prima di tirare a segno per la gioia degli addetti ai lavori. Ricordiamoci che il dirigente leccese negò la cessione di Felipe Melo pure alla sua fidata moglie anche quando ormai tutti sapevano fosse cosa fatta, come Beneforti scrisse qualche settimana fa. Questo significa che scucire tutti i nomi della lista Corvino diventa difficile. Per esempio quel Sanabria della Roma è uscito qualche tempo fa ma poi non se n’è più parlato, personalmente penso sia una pista ancora in ballo perché tutto sommato la Roma ha bisogno di testare il giocatore per il futuro e non c’è niente di meglio di un po’ di gavetta in B, seguita da una stagione in A con i rossoblù. Non dimentichiamoci infine dei giovani talenti futuribili, perché Corvino è dirigente che lavora con uno sguardo al futuro e non è particolare consuetudine per lui andare a prendere giocatori a fine carriera e abbondantemente sopra i trenta. O meglio, l’esperienza serve ma non in dose massiccia. Inoltre, se Corvino ha tenuto caldo quel suo filo storico con l’est Europa non escludo l’arrivo di talenti da Croazia, Serbia e Montenegro, paesi da sempre fucina di grandi doti tecniche e qualitative. Si pensi a quanti ne ha già pescati da lì il dirigente salentino. Insomma, per dirla in rima, nel mirino di Corvino potrebbe esserci una schiera di bersagli più o meno lontani da puntare e portare a casa come trofei di caccia nel safari del calciomercato 2015. L’anno nuovo è alle porte e il nuovo DS ha già ricevuto gli estremi della sua missione, con tanto di “licenza di incidere” con le proprie scelte in modo significativo e determinante sugli esiti fortuiti del BFC nella stagione di ritorno di questo lungo campionato. Le premesse e le intenzioni sono delle migliori e la nuova diligence sta proteggendo bene i suoi affari, tuttavia non dobbiamo dimenticarci di quanto costruito al quartier generale di Casteldebole grazie all’operato di Fusco, Lopez e i suoi. La squadra ha dimostrato di saper stare in campo e poter competere per i posti in prima fila. Staremo a vedere se la poltronissima ci riserverà un classico d’altri tempi o un action movie. Purché il finale sia siglato da una sola lettera: A.