lo spunto

Inutile aspettarsi chissà che, siamo questi

Rimango allibito da chi continua ad aspettarsi dello spettacolo (non solo dal Bologna) ma da tutte le squadre in lotta per la salvezza. Lo spettacolo, in questi match, nascerà solo se l’avversario concederà sciaguratamente...

Manuel Minguzzi

Personalmente per quest’anno la richiesta di bel gioco l’ho messa in soffitta dopo quattro o cinque partite, per il semplice motivo che la stagione proseguirà così, come ho già avuto modo di scrivere: ci saranno match in cui si giocherà decentemente e altri in cui saremo sporchi, brutti e cattivi. E’ la normalità per una squadra che deve salvarsi. Non possiamo pretendere che Antonsson sia in grado di impostare di sinistro dalla difesa, che Morleo salti due uomini e crossi in mezzo e che il Bologna riesca col fraseggio ad eludere il pressing di una squadra picchiatrice come il Chievo. Ci vogliono piedi buoni per fare questo e il Bologna ne ha pochi. Semplice. Già questo pone un bel problema sul creare bel gioco. Per quest’anno, come sempre, mi accontento di una salvezza raggiunta in un modo o nell’altro il prima possibile. Niente bel gioco fraseggi o quanto altro. Anche perché il Bologna non è che abbia mai espresso una qualità di gioco così elevata anche nelle stagioni precedenti, altrimenti non avrebbe sempre e solo lottato per la salvezza. Il Bfc si salvava con quei due mesi invernali giocati a pieno ritmo, ma più di gamba ed energia che di bel gioco, poi è chiaro che con Ramirez, Di Vaio, Diamanti, Gilardino, Taider e Gabbiadini un po’ di qualità in più la trovi. Chi ha sposato il progetto Bologna ha messo in preventivo anche di sopportare partite del genere, meglio perciò concluderle con un pareggio scialbo piuttosto che con una goleada degli avversari che procura spettacolo ma non punti. Per noi ovviamente. Chi si deve salvare ha come scopo primario quello di non prenderle, tutto quello che viene in più (spettacolo e gioco corale fluido) è tutto di guadagnato. Prima però vengono i punti e il muovere la classifica, anche un pareggio può servire. Soprattutto se si continua a non prendere goal. Aspetto non banale dopo i ventidue presi nelle prime sette. E’ brutto da dire quando si tratta di una squadra dal passato glorioso come il Bologna, ma a sto giro dobbiamo accontentarci anche di un puntaccio casalingo. E’ la dura realtà di questa epoca calcistica non più florida. Ormai dovremmo esserci abituati.