lo spunto

Il bicchiere è vuoto, ma lo si può riempire

Il titolo può sembrare strano ma forse non lo è così tanto. Vi spiegherò perché. Prima però mi preme scrivere una cosa, per il semplice motivo che quando la società cede un giocatore non ci...

Manuel Minguzzi

Il titolo può sembrare strano ma forse non lo è così tanto. Vi spiegherò perché. Prima però mi preme scrivere una cosa, per il semplice motivo che quando la società cede un giocatore non ci arrabbiamo per la cessione in sé, se un calciatore è brocco è anche giusta oppure lo si può sostituire, ma perché Guaraldi questa estate ha privato Pioli e il Bologna di un giocatore fondamentale senza trovare poi le giuste contromisure. E io lo sostenevo già da due anni e passa quando Taider debuttò in Coppa Italia con il Crotone. E' semplice: con Taider al posto di Krhin il Bologna non avrebbe preso il secondo goal, quello che poi risulterà decisivo. Chiudo qui la parentesi. Torniamo ai bicchieri. Gli ottimisti lo vedono sempre mezzo pieno, i pessimisti mezzo vuoto. Ora, fermo restando che tutti i bicchieri sono mezzi pieni per il semplice motivo che nascono vuoti, possiamo tranquillamente ammettere che in quello del Bfc non c'è neanche una goccia di acqua. Svuotarlo non si può più, occorre solo ricominciare a riempirlo. Di cosa direte voi? Domanda esatta e pertinente. Innanzitutto dal modulo. Il 3-5-1-1 ha dato a Pioli, finalmente, anche se un po' in ritardo, una base da cui ripartire. So benissimo che anche il Sassuolo è una squadra debole e i miglioramenti mostrati a Reggio potrebbero essere frutto di un avversario allo sbando quanto noi, ma sono convinto che il Bfc possa, con questo atteggiamento, quantomeno giocarsela con le altre.

Se andate a vedere le partite delle altre pretendenti alla salvezza troverete errori imbarazzanti, perché il campionato si è livellato verso l'alto in testa e verso il basso nella zona calda. Il Bologna ha collezionato tre punti in otto partite e uno si aspetterebbe che le squadre a metà classifica siano già avanti di dieci o più lunghezze. Invece hanno "solo" sette punti in più del Bologna. Ampiamente recuperabili. Perché, dopo il Sassuolo, provo a vedere le cose in maniera un po' più positiva? Per il semplice, e banale, motivo che ci sono aspetti positivi da cui iniziare a riempire il bicchiere. Fino alla partita col Verona non c'era nulla da cui provare a costruire qualcosa, anche nelle partite in cui il Bologna aveva fatto punti, perché sostanzialmente si era quasi sempre in balìa dell'avversario. A Reggio abbiamo visto una piccola inversione di tendenza, condizione necessaria, ma non sufficiente, per risalire. Quando sei in fondo devi sempre aggrapparti alla più piccola fiammella e nota positiva. Ora, siccome tutti abbiamo già elencato i difetti e gli sciagurati gesti tecnici di questo avvio, e siccome la truppa andrà avanti ancora per qualche mese con questi uomini e con questo allenatore, è necessario riuscire a rimanere a galla fino a gennaio dove, lo speriamo, Guaraldi si comporterà da presidente e proverà a rinforzare la squadra. Per fare questo proviamo a remare tutti dalla stessa parte. Le prime dosi di acqua da versare nel bicchiere? Eccole: il modulo, l'atteggiamento, Cristaldo, Sorensen (questo è il vero Frederik) e le palle goal create. A questo proviamo a pensare ad un centrocampo con un Perez decente al posto di Krhin e un attacco con Diamanti più concreto e meno arruffone. Lasciatemelo dire: il goal sbagliato da Alino nel primo tempo grida vendetta. Questi presupposti serviranno a chiamare a sé anche un po' di fortuna e iniziare a far girare le cose che obiettivamente adesso ci giocano a sfavore. Una vittoria potrebbe darci quel pizzico di serenità utile a concretizzare le palle goal più semplici. Abbiamo un bicchiere vuoto a disposizione, possiamo iniziare a riempirlo. Non necessariamente solo con acqua…fresca.