lo spunto

Europa no, parte sinistra sì: i numeri dicono che…

Manuel Minguzzi

Ora, ribadendo il fatto che ad oggi non sono note con certezza le idee del club a gennaio, si possono trarre un paio di conclusioni. La prima è che l'Europa, con questa rosa e con questo rendimento, è impossibile. Il Bologna ha 12 punti, per arrivare a 62 (e non è detto basti) ne servirebbero altri 50 nelle prossime 29 partite, cioè una media di 1.73 a gara. Andamento notevole e complicato da raggiungere. Continuando invece con questa proiezione, cioè circa 1.33 a gara, il Bologna scollinerebbe a fine stagione quota 50, punteggio che potrebbe bastare per la parte sinistra. In sintesi, si ritornerebbe alle sensazioni che vi avevo espresso in estate. Chiudendo cioè l'anno scorso al decimo posto con 44 punti, ma distanti 20 punti dall'Europa, per questa stagione sarebbe importante dimezzare il divario dal sesto posto issandosi attorno a 50/52 punti. Da qui, l'anno prossimo, tentare l'ultimo step per attaccare l'Europa e arrivare attorno ai 60 punti. Da questi dati una cosa si può dire: un Bologna da 50 punti di fatto si toglie dal consolidamento della categoria, quindi uno step in più è stato fatto, ma ancora non è pronto per qualcosa di ulteriormente prestigioso. Per questo motivo credo che in estate nessuno abbia promesso a Mihajlovic l'Europa subito, piuttosto è lecito pensare ad un percorso triennale che possa culminare con un sesto posto nel 2021 o nel 2022. Se poi qualcuno vorrà accelerare il processo avremo tutte le risposte del caso a gennaio...

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