Il come volevasi dimostrare si usa in matematica o in fisica quando viene portata a termine la dimostrazione di un teorema, una volta dimostrato si conclude con il c.v.d per segnalare che si è raggiunto l’obiettivo prefissato. Bene, saltata (per il momento) la trattativa per la cessione di Diamanti, il Bfc si è ritrovato in casa ben due c.v.d. Non solo il Bologna ma anche gli addetti ai lavori. Il primo è sempre il solito: lo stato economico-finanziario della società. Senza la cessione di Diamanti vengono meno i ricavi che avrebbero poi consentito a Guaraldi di pagare gli stipendi di febbraio. Lo diciamo da mesi, cioè da quando lo abbiamo letto sul bilancio approvato dalla compagine societaria. E’ diventato una specie di mantra a Bologna, nonostante una sequela di cessioni imponente (i soli Britos e Ramirez fruttarono più di venti milioni) il Bfc continua ad avere buchi di bilancio manco fosse un emmenthal. Mi fa quindi piacere che alcuni quotidiani abbiano capito che se Diamanti resta, toccherà a qualcun altro finire sul mercato. Una settimana fa, ancora prima scoppiasse il caso Diamanti, avevo fatto il nome di Panagiotis Kone dalle frequenze di Radio International Bologna, ma non perché sia veggente ma semplicemente perché diventa la soluzione più logica. Sorensen ha perso mercato - e in ogni caso decide anche la Juve - e Cherubin risulta essere il miglior difensore in squadra, quindi giocatore tecnicamente incedibile. Tutti gli altri sulla lista partenti non genereranno mai la mole di danaro necessaria. A parte (forse) Kone, giocatore impiegato perennemente fuori ruolo e che nell’ultimo mese ha perso quella incisività che lo aveva contraddistinto nella prima parte del girone di andata.
lo spunto
Come volevasi dimostrare
Il come volevasi dimostrare si usa in matematica o in fisica quando viene portata a termine la dimostrazione di un teorema, una volta dimostrato si conclude con il c.v.d per segnalare che si è raggiunto l’obiettivo prefissato. Bene,...
Il secondo c.v.d è ovviamente rappresentato dal capitano Alino Diamanti. Il destino è crudele, perché qualora fosse stato ceduto sarebbe stato dipinto come il cattivo di turno che va in Cina per danaro (è banale essendo un professionista) mentre ora che è rimasto – speriamo fino a giugno – passerà per quello che ha messo il broncio per non essere riuscito ad andare via. Chiaro, c’è del vero in queste due supposizioni. Mi spiego. Alino ha superato la soglia dei trenta e un mega contrattone prima di andare al Mondiale gli ha fatto molto gola, sarebbe passato dall’essere messo in discussione qui – sia lui, sia il suo ruolo di capitano – all’essere adorato e ricoperto d’oro nel paese delle grande muraglia. Ora, nonostante le cose con Ballardini stiano andando bene – con Pioli non era così – il desiderio di trasferirsi è rimasto, soprattutto potrebbe farlo pesare da qui alla fine del calcio mercato, mettendo in enorme difficoltà il Bologna. Resta quindi da capire quanto possa essere conveniente tenere un elemento scontento in rosa, aspetto che contro la Samp chiariremo verificando l'atteggiamento di Diamanti in campo. È il momento di definire le strategie: o si tiene il capitano a prescindere - ma allora si cede qualcun'altro - oppure ci si priva dell'elemento più importante con tutti i rischi del caso dal punto di vista tecnico, mettendosi al riparo sotto quello economico. Intanto però oggi c'è una partita importante da giocare, possibilmente da vincere, almeno da pareggiare.
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