lo spunto

Bologna fuori dalla zona rossa, eppure Pioli rischia più adesso…

C’è qualcosa che non mi torna: Stefano Pioli è stato confermato un mese fa quando il Bologna era solo ed ultimo in classifica e viene rimesso in discussione ora dopo una striscia di tre risultati utili consecutivi ed una...

Manuel Minguzzi

Ora si dice “Pioli sta sacrificando diversi giocatori e una parte della truppa non è più con lui”. Chi sarebbe questa parte della truppa? Quelli che non giocano da una vita e sono ormai ai margini della rosa? Bene, perfetto: non c’è alcun problema allora. Oppure i tifosi vorrebbero vedere Gimenez, Acquafresca o Alibec in campo, con quest’ultimo che per diverso tempo è stato infortunato? Sul tema sacrificio io metterei la lente di ingrandimento su una pedina in particolare: Panagiotis Kone. Il greco si sta sbattendo con impegno in un ruolo non suo e in campo le continue discussioni con Pioli lo denotano. Ma la colpa di chi è? Non lo so, il Bologna di inizio stagione con una trequartista e due punte prendeva valanghe di goal, quindi era del tutto necessario sacrificare la fase offensiva in attesa di mettere in cascina un po’ di punti, ritrovare fiducia e compattezza, e successivamente, con una situazione ben diversa, riprovare con uno schema un po’ più offensivo. Ora ditemi, per cortesia, cosa avrebbe dovuto fare Pioli. Una volta chiesto a gran voce dall’opinione pubblica il rendere il Bologna più solido, l’unica cosa da fare era il 3-5-1-1 che infatti ha dato risultati. Ora, vedendo il rendimento di Bianchi e Cristaldo chi avreste scelto? Il secondo. A centrocampo dopo Bologna-Verona avreste riproposto Della Rocca? Assolutamente no. Davvero non capisco. C’era bisogno di un sacrificio e di mettere uomini di gamba sulla linea mediana; ed è quello che è stato fatto.