Panagiotis Kone nel ruolo di mezzala appare chiaramente sacrificato, o meglio, è sacrificata l'intera pericolosità offensiva della squadra che ha sempre avuto nel greco una delle armi più letali in zona goal. Così nel posticipo con l'Inter Panagiotis non solo viene avanzato di posizione ma addirittura in alcuni tratti del match agisce da seconda punta, o da prima come in occasione del goal. La rete contro l'Inter ci fornisce tanti spunti da cui si può ripartire. Il primo è che quando i tre giocatori offensivi hanno modo di dialogare (Diamanti-Kone-Cristaldo) si creano sempre pericoli, soprattutto perché il greco e l'argentino fanno della velocità e della capacità di inserissi le loro armi migliori. Il secondo è l'utilizzo di Cristaldo. El churry con l'assist a Kone ha dimostrato di sentirsi molto più a suo agio nel ruolo di seconda punta, cioè di attaccante in grado di liberare spazi al centro. Servirebbe un centravanti a quel punto ma gli inserimenti di Kone possono, in parte, sopperire a questa momentanea lacuna. La risposta che Pioli voleva avere dalla partita con i nerazzurri è arrivata: il Bologna può azzardare il doppio trequartista o anche le due punte. Chiaro, con l'Inter hai rischiato perché la differenza tecnica era evidente ma magari contro le dirette concorrenti i pericoli saranno minori.
lo spunto
Avanti col 3-4-2-1, con la necessità di ritrovare il miglior Diamanti
Facciamo un po’ il riassunto di questa prima parte di stagione. Il Bologna parte con un modulo offensivo sulla falsa riga della scorsa stagione, cioè un centrocampo a tre, Diamanti trequartista e due punte. Il castello crolla quando...
Personalmente credo che il modulo ideale sia quello delle due punte, Bianchi e Cristaldo assieme possono sposarsi bene, soprattutto con Diamanti dietro, ma a quel punto trovare un ruolo a Kone diventerebbe difficile; a meno che non si metta in panca Diamanti. Impensabile. A questo punto il modulo del futuro diventa quello visto domenica sera con Alino sulla trequarti, anche se, come qualcuno ha sottolineato, siamo alle prese con un Diamanti in difficoltà, e la coppia Kone-Cristaldo (o Bianchi) ad aumentare il potenziale offensivo rendendo il Bologna una squadra in grado di fare male in qualsiasi momento. A questo punto l'enigma Alino dovrà trovare una soluzione, perché è evidente come ora il rendimento del capitano tra Nazionale e Bologna sia profondamente diverso. In rossoblù, magari più sfiancato dalla fase di non possesso, Alino si rende pericoloso solo su calcio da fermo. Un po' troppo poco rispetto a quanto è in grado di fare. E' evidente come il problema non sia più solo riconducibile al modulo troppo sacrificato, contro l'Inter gli uomini di attacco sono tornati tre ma Diamanti non ha elevato il suo livello di gioco. Qualcosa non va. Banale dire che in una squadra in lotta per la salvezza non ci si può permettere problemi che coinvolgono il capitano, di qualunque natura essi siano. Stiamo piano-piano trovando la quadra, lo stanno facendo anche le altre però. Non possiamo farci trovare impreparati.
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