lo spunto

A noi i soldi, a Gunther una bistecca

E’ notizia di ieri che due dirigenti del Bologna hanno chiesto aiuto ad un cane, il noto pastore tedesco Gunther. Per chi conosce un po’ la fantomatica (nonché inventata) storia dell’eredità lasciata dalla contessa...

Manuel Minguzzi

E' notizia di ieri che due dirigenti del Bologna hanno chiesto aiuto ad un cane, il noto pastore tedesco Gunther. Per chi conosce un po' la fantomatica (nonché inventata) storia dell'eredità lasciata dalla contessa Libenstein al suo cane di nome Gunther, saprà anche che il pastore tedesco esiste ma dietro ai suoi capitali si muove il rampollo della famiglia Gentili, Maurizio Mian. L'Istituto Gentili è stato ceduto nel '97 agli americani della Merck per 800 miliardi di lire, con quest'ultima che nel 2009 è passata alla Mediolanum Farmaceutici. I laboratori e i centri di ricerca sono rimasti però in mano alla famiglia Gentili che, come qualcuno sostiene, continua a guadagnare tramite brevetti discrete cifre. Tutto fa brodo per Mian che di certo non è un imprenditore povero ma fa tutto dietro l'ombra del pastore tedesco. Lo ha fatto quando si è trattato di acquistare la villa di Madonna a Miami per 15 miliardi di lire, intestandola sempre al povero (mica tanto) Gunther, e quando ha deciso di comprare il Pisa calcio nominando presidente onorario sempre il fedele amico a quattro zampe.

Non è finita qui, perché ci sarebbe al lavoro anche il povero Fusco, da tutti preso in giro ma che ha avuto il coraggio di imbarcarsi in un'avventura non di poco conto: chiedere ai giocatori di tagliarsi lo stipendio. Ecco, pare che tutti abbiano risposto "no grazie, mi va bene così", giusto per far capire che non è aria e che il professionista - in quanto tale - pretende fino all'ultimo centesimo che il contratto gli garantisce. Sì, però già corrono il rischio di non vedere un euro né prima né dopo il 31 se si va avanti così. Tra l'altro uno di quelli che Fusco incontrerà è Pioli, al tecnico parmigiano si chiederà una transazione e un'uscita dal contratto oppure gli si proporrà la panchina del Bfc per il prossimo anno di cadetteria. Giusto per mettere a proprio agio un Zeman ansioso di avere delle risposte che non arrivano, anche perché più di una squadra di A lo avrebbe contattato.

Per chiudere, c'è Trombetti, l'amministratore delegato di Segafredo ieri ascoltato a Coverciano perché Zanetti - oltre ad aver acquistato recentemente il marchio Boncafè per 85 milioni di dollari - è anche sponsor ufficiale della nazionale che andrà a giocarsi i Mondiali in Brasile. "Se entreremo in azione in maniera diretta, cominceremo con una programmazione di medio termine. E' evidente che tutti noi vorremmo riportare il Bologna in Serie A al primo anno, ma non potremo fare sbagli". Tutto giusto, anzi giustissimo, peccato ci sia quel SE ad inizio frase…Ma in fin dei conti non possiamo pretendere che un imprenditore accetti con entusiasmo di acquistare un massiccio conglomerato di debiti. Che dire, in attesa di sviluppi e di news a base di aroma di caffè, Guaraldi si affida ad un pastore tedesco. Tre o quattro milioni a noi e una bistecca a lui. Lo abbiamo ingaggiato anche come cane da guardia a Casteldebole, sai mai rubassero dei palloni…