Se sei terzultimo sarà anche dura giocare ma avere paura del pallone è tutta un’altra storia. Se sei
la voce del tifoso
Sul pezzo, di bresaola
di Rosanna D'Atri
terzultimo e arriva in casa la quarta in classifica, che non perde a Bologna dalla notte dei tempi,
sarà anche dura giocare ma non azzeccare un passaggio nemmeno per sbaglio è tutta un’altra
storia. Se sei terzultimo in classifica, e tra gelo e nebbia ti va anche di lusso perché Bakayoko
decide che il suo l’ha fatto saluta tutti e se ne va, non puoi essere totalmente inconsistente contro
una squadra inconsistente tanto quanto te. Insomma, i due amiconi in panchina tra baci e abbracci
si sono fatti gli auguri di Natale tra un sorso di Lambrusco offerto da Fenucci e una degustazione di
bresaola e ‘nduja così, per non far torto a nessuno.
Peccato che sugli spalti, chi ha deciso di esserci, degustava solo fumogeni misti a nebbia, un
perfetto cocktail con del ghiaccio tritato preso direttamente dai seggiolini immacolati che hanno
reso ancora più fastidiosi quei 94 minuti di niente. Peccato che sugli spalti, per esserci, le persone
abbiano fatto i salti mortali tra traffico e intemperie varie e che sul pezzo ci stanno sempre, che sia
la quarta in classifica o la chicchessia F.C. di turno. Peccato che tra uno stop sbagliato e una serie
di passaggi ridicoli, oltre al gelo, qualcuno abbia sofferto anche la fame pur di esserci perché si sa
che i posticipi infrasettimanali alle 20:30 sono sempre comodi per chi paga un abbonamento e
magari lavora a Reggio Emilia.
Se sei un giocatore di Serie A però te ne freghi di quell’insieme di pezzi di ghiaccio che stanno lì
per te, il 18 dicembre, sperando di vedere “qualcosa” perché sia mai che ci azzardiamo a dire di
voler vedere una partita di calcio. Se sei un giocatore di Serie A, che ha fatto su e giù dal Canada,
non puoi entrare e far rivalutare il più scarso degli scarsi dei compagni di calcetto di un giorno
qualsiasi della settimana. Se sei un giocatore di Serie A devi fare il giocatore, non la comparsa
tanto per far passare il tempo in cui sei costretto ad indossare i panni del calciatore perché, per
vostra informazione, noi i panni dei tifosi li vestiamo con quella che si chiama passione e
ampiamente a gratis.
Potranno anche arrivare la Beata Vergine, Gesù bambino e San Giuseppe a gennaio ma la
sensazione è quella che continueremo a vedere buoi e asini aggirarsi sul prato del Dall’Ara a lungo
soprattutto se per Inzaghi, dopo aver passato 75 minuti dietro la linea del dischetto del rigore,
siamo stati sul pezzo. Certo, su un pezzo di bresaola condiviso con l’amico come ai bei tempi di
Milanello che per onor di cronaca almeno è stato onesto nella disamina di quella che loro hanno
chiamato partita di calcio.
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