la voce del tifoso

Sul pezzo, di bresaola

BOLOGNA, ITALY - DECEMBER 18:  Filippo Inzaghi head coach of Bologna FC salutes the supporters of Bologna FC at the end of the Serie A match between Bologna FC and AC Milan at Stadio Renato Dall'Ara on December 18, 2018 in Bologna, Italy.  (Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

di Rosanna D'Atri

Redazione TuttoBolognaWeb

Se sei terzultimo sarà anche dura giocare ma avere paura del pallone è tutta un’altra storia. Se sei

terzultimo e arriva in casa la quarta in classifica, che non perde a Bologna dalla notte dei tempi,

sarà anche dura giocare ma non azzeccare un passaggio nemmeno per sbaglio è tutta un’altra

storia. Se sei terzultimo in classifica, e tra gelo e nebbia ti va anche di lusso perché Bakayoko

decide che il suo l’ha fatto saluta tutti e se ne va, non puoi essere totalmente inconsistente contro

una squadra inconsistente tanto quanto te. Insomma, i due amiconi in panchina tra baci e abbracci

si sono fatti gli auguri di Natale tra un sorso di Lambrusco offerto da Fenucci e una degustazione di

bresaola e ‘nduja così, per non far torto a nessuno.

Peccato che sugli spalti, chi ha deciso di esserci, degustava solo fumogeni misti a nebbia, un

perfetto cocktail con del ghiaccio tritato preso direttamente dai seggiolini immacolati che hanno

reso ancora più fastidiosi quei 94 minuti di niente. Peccato che sugli spalti, per esserci, le persone

abbiano fatto i salti mortali tra traffico e intemperie varie e che sul pezzo ci stanno sempre, che sia

la quarta in classifica o la chicchessia F.C. di turno. Peccato che tra uno stop sbagliato e una serie

di passaggi ridicoli, oltre al gelo, qualcuno abbia sofferto anche la fame pur di esserci perché si sa

che i posticipi infrasettimanali alle 20:30 sono sempre comodi per chi paga un abbonamento e

magari lavora a Reggio Emilia.

Se sei un giocatore di Serie A però te ne freghi di quell’insieme di pezzi di ghiaccio che stanno lì

per te, il 18 dicembre, sperando di vedere “qualcosa” perché sia mai che ci azzardiamo a dire di

voler vedere una partita di calcio. Se sei un giocatore di Serie A, che ha fatto su e giù dal Canada,

non puoi entrare e far rivalutare il più scarso degli scarsi dei compagni di calcetto di un giorno

qualsiasi della settimana. Se sei un giocatore di Serie A devi fare il giocatore, non la comparsa

tanto per far passare il tempo in cui sei costretto ad indossare i panni del calciatore perché, per

vostra informazione, noi i panni dei tifosi li vestiamo con quella che si chiama passione e

ampiamente a gratis.

Potranno anche arrivare la Beata Vergine, Gesù bambino e San Giuseppe a gennaio ma la

sensazione è quella che continueremo a vedere buoi e asini aggirarsi sul prato del Dall’Ara a lungo

soprattutto se per Inzaghi, dopo aver passato 75 minuti dietro la linea del dischetto del rigore,

siamo stati sul pezzo. Certo, su un pezzo di bresaola condiviso con l’amico come ai bei tempi di

Milanello che per onor di cronaca almeno è stato onesto nella disamina di quella che loro hanno

chiamato partita di calcio.