la voce del tifoso

In linea con gli obiettivi

Se poi gli obiettivi non esistono va bene tutto

Redazione TuttoBolognaWeb

"Non ce la faccio più, sono stanco, sfinito, di scrivere le stesse cose. Continuo a vedere una squadra sempre uguale a se stessa, prevedibile, poco concreta e senza maroni. È un Bologna che non gioca a calcio, non ha uno straccio di idea, si affida sempre e solo alle giocate dei singoli. Prendiamo goal spesso e volentieri, ma le reti «vengono sempre dalla parte di Masina» - che deve crescere - o è colpa di «Mirante che non para» - probabilmente ci deve credere di più -. Quando non c’è Poli, il centrocampo «non ha una guida» e si perde. Quando c’è, giochiamo a due, così gli attaccanti fanno i centrocampisti e alle punte la palla gliela passo io. Là davanti non tiriamo mai in porta, non creiamo nulla e Destro è depresso. Se non c’è Palacio «si spegne la luce», se c’è, si deve fare un culo che manco un ventenne si farebbe. Verdi «non salta più l’uomo», deve giocare a ottanta metri dalla porta e dare una mano ai terzini - come Difra che deve imparare a comunicare -. Lo vuole mezza serie A, lui dice che resta, il presidente ammette che può partire, il mister dichiara che a certe proposte non si può proprio dire no e il vescovo lo scomunica. Ma il problema è che le altre squadre hanno bilanci che fischia!

Si, la colpa è tutta di Donadoni che si è rincoglionito e non è un allenatore! Dai ragazzi, non scherziamo, il mister ha i suoi limiti e sono sotto gli occhi di tutti. La rosa è quella che è, e molto probabilmente lui aggiunge 0,01 a quello che questo gruppo può esprimere. Ma se a Saputo, Fenucci e Bigon - di Di Vaio non ho ancora capito il ruolo, ma è sicuramente mia ignoranza - va strabenissimo così, se ci continuano a ripetere che la squadra è in linea con gli obiettivi - che non esistono -, mister e giocatori cosa devono fare?  Appena si fa un punto in più dell’anno passato si stappa lo champagne e si comincia a buttare acqua sul fuoco. Perché bisogna stare con i piedi per terra, bisogna andare per gradi. Abbiamo gli stessi punti dell’anno scorso, in casa continuiamo a fare pietà e misericordia, più o meno forniamo le stesse prestazioni, forse con qualche imbarcata in meno a livello di goal ma non certo per le performance in campo. L’anno scorso è stato fallimentare, quest’anno va tutto bene, è tutto splendido, il mondo è fantastico. Mah...

Possiamo stare qui a parlare di modulo, di palle, grinta, di chi tira i rigori, chi le punizioni, di crescita e di salto di qualità. Tanto conta zero quando la sensazione è che di quello che capita in campo, quello che a noi tifosi fa sanguinare il cuore, non freghi niente a nessuno ai piani alti. Ieri sera il presidente del Cagliari si è presentato davanti alle telecamere per dire che ha subito un torto. Ha offeso qualcuno, si è messo a smoccolare? No, ha detto che così non gli va bene, ha chiesto rispetto. I nostri hanno mai fatto una cosa simile? Domanda retorica, non vi preoccupate.

Forza Bologna, ma con calma e in linea con gli obiettivi.

MATTEO RIMONDI