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Tutto è bene quel che finisce bene. Trenta minuti stellari per battere la Steaua

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 
Il Bologna domina per mezz'ora abbondante poi rischia ma il successo può dare ulteriori certezze. Saputo esulta con i tifosi. Italiano riceve un regalo al Sant'Orsola

Carlos Bilardo non si fidava delle partite che si incanalavano su binari troppo facili. L'insidia arriva inaspettata, quasi inattesa, e dopo non sai come gestirla, diceva lui. Per chi volesse consiglio 'La milonga del futbol' di Federico Buffa nel capitolo relativo alla finale del Mundial 1986. Ecco, pure il match di Bucarest sembrava una passeggiata a un certo punto. Il Bologna ha giocato una mezz'ora di grandissima qualità, segnando due gol in apertura, azzannando la preda come ancora non aveva fatto in stagione, mostrando con grande mentalità e atteggiamento quanto ci tenesse a regalare una vittoria a Vincenzo Italiano. I rossoblù di gol ne hanno segnati due, tra l'altro molto belli, ma avrebbero potuto farne di più e chiudere subito i conti nel primo tempo, ma si sa che il calcio è strano e imprevedibile ed è bastato un corner per cambiare, in parte, l'inerzia della partita. D'altra parte, però, le squadre di calcio hanno anche un portiere, che di solito è lì per parare e Skorupski lo sa fare benissimo. Birligea a inizio ripresa ha spaventato la truppa, però questo Bologna non poteva farsi sfuggire una vittoria che aveva in tasca e che per qualità tecnica stava ampiamente meritando.