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lo spunto
Alzi la mano chi si ricorda l'ultima vittoria del Bologna in casa. A memoria potrebbe risultare difficile, così vi rinfreschiamo il precedente: Bologna-Salernitana 3-0 del primo aprile. Niente pesce, all'epoca. Da allora, tre le ha giocate Motta (Monza, Udinese e Juve), due Italiano (Udinese ed Empoli) e sono fioccati i pareggi: cinque. Occorre subito ridare alla squadra una mentalità vincente che fornisca nuove certezze e consapevolezze, perché altrimenti si rischia di vivere una stagione sottotono con annesse polemiche. Per ora le idee sono poche e confuse, soprattutto nella fase di possesso. Oggi il Bologna non ha ancora gli automatismi per tornare quello che creava e vinceva. Forse ha anche meno qualità, anzi togliamo il forse, perché non c'è Calafiori che imposta dietro, non c'è Ferguson in mezzo e non c'è Zirkzee davanti, tutti uomini che danno del tu al pallone (se vogliamo aggiungere Saelemaekers), così oggi la squadra attacca con tanti giocatori e si scopre dietro, tuttavia senza trovare la rifinitura giusta. Non è un caso che gli unici due gol fino a qui siano maturati su calcio piazzato.
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