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Parlare di immobilismo è sbagliato. Vi ricordate Calafiori?

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di Andrea Trezza
Redazione TuttoBolognaWeb

Due cessioni illustri, quelle di Zirkzee al Manchester United e di Calafiori all'Arsenal, e quattro acquisti di un certo spessore, quanto meno economico: Holm dallo Spezia per circa 7 milioni di euro, Erlic dal Sassuolo per circa 8 milioni di euro, Cambiaghi dall'Atalanta per oltre 10 milioni di euro e Dallinga dal Tolosa per circa 15 milioni di euro. Pensavo a questa lista ieri sera mentre mi imbattevo in una lunga lista di commenti critici contro la campagna acquisti portata avanti da Sartori e i suoi collaboratori. Sia chiaro: criticare la caratura di questi nomi  è assolutamente legittimo, e può anche essere giustificato. Ma utilizzare nei confronti della società il termine "immobilismo", che in molti continuano ad utilizzare perchè il tanto atteso difensore centrale e il centrocampista che il Bologna vuole da tempo non arrivano, è al quanto inappropriato.

A conti fatti, il Bologna ha sì ceduto due pedine fondamentali della squadra dello scorso anno a fronte di entrate per circa 45 milioni di euro, ma allo stesso tempo ha inserito in rosa quattro nuovi innesti per un investimento di oltre 40 milioni di euro (senza dimenticare il riscatto di Odgaard, costato circa 4 milioni di euro). Insomma, il Bologna ha reinvestito una bella fetta dei soldi che gli sono entrati nelle casse dopo le cessioni di Calafiori e Zirkzee: dire che gli acquisti sono stati sbagliati si può (anche se bisognerebbe far parlare il campo prima), dire che la società è rimasta ferma a guardare sul mercato si può ugualmente, ma non sarebbe intellettualmente onesto.


Altro elemento di rilievo. Siamo al 7 agosto, e a meno di due settimane dall'inizio del campionato il Bologna ancora non ha trovato l'erede di Riccardo Calafiori, probabilmente il giocatore più incisivo della cavalcata Champions League dello scorso anno. Bologna in colpevole ritardo? Mi sento di dire di no, penso di sapere come funziona il mercato e come si portano avanti le trattative con le altre società, con i calciatori, con i procuratori e via dicendo. Ci vuole del tempo, per intenderci. Una certezza però ce l'ho: quel Calafiori che quasi tutti piangono per il suo addio al Bologna, ha firmato il suo contratto con i rossoblù il 31 agosto 2023. E ha giocato la prima da titolare in campionato praticamente un mese dopo, il 28 settembre 2023, contro il Monza. Insomma, è arrivato praticamente in uno degli ultimi giorni del calciomercato e senza l'infortunio di Lucumi avrebbe avuto spazio chissà quanto più tardi. E sappiamo tutti poi che livello ha raggiunto e fin dove ha portato il Bologna. Cosa voglio dire? Che il mercato chiude alla fine di agosto. Aspettiamo almeno quel momento prima di giudicare.

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