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Contro il Parma per ribaltare il trend

Redazione TuttoBolognaWeb

di Gionni Forlenza

Il Bologna ha sostenuto gli ultimi allenamenti a Casteldebole sotto gli occhi vigili di mister Mihajlovic uscito dalla clinica Seragnoli dopo il terzo ciclo di cure. È stato attento ad ogni dettaglio negli allenamenti dei suoi giocatori e ha cercato di suonare la carica a suo modo, prendendoli da parte e far capir loro che non si può proseguire a perdere. È un Bologna incerottato, privo di Bani e Danilo squalificati, di Dijks e Santander e Soriano infortunati. Destro è ancora fuori per il solito problema al ginocchio sinistro, mi sa che col Bologna siamo ai titoli di coda. Neanche la cura psicofisica di Cantantore in ritiro ha sortito gli effetti sperati. Va detto che ogni volta che la punta ascolana ha dato segnali di risveglio, puntualmente è arrivato un infortunio o un contrattempo. Il contratto quinquennale scadrà a giugno del 2020 ma già a gennaio si proverà a rescindere.

Anche il Parma si presenterà a Bologna piuttosto rimaneggiato senza di fatto l’attacco, coi soli Sprocati e Kulusevski che fra l’altro non sono  delle prime punte. Fuori  Inglese e Karamoh, con Cornelius e Gervinho in forte dubbio e  a centrocampo mancherà lo squalificato Hernani. Il Parma potrebbe affidarsi ad un cauto 5-3-2 qualora dovessero essere disponibili solo Kulusevski e Sprocati. C’e la possibilità di mantenere lo stesso modulo magari avanzando Kucka a completare il tridente e con Barillà al posto di Hernani ma ci sarebbe poi da trovare il sostituto dello stesso Kucka a centrocampo. Insomma per D’Aversa e Tarozzi la coperta è un po’ corta. Per mantenere il tridente e Kucka nel suo ruolo naturale, c’e una pazza ipotesi Dermaku in attacco. Il difensore kosovaro si sa muovere con i tempi giusti anche in avanti. Se poi almeno uno dei due Cornelius o Gervinho dovesse recuperare, allora ecco che i ducali potrebbero presentarsi al Dall’Ara con un pensiero in meno ma questo si saprà solo dopo l’ultima rifinitura.

Il Bologna, invece, ha problemi in difesa. Con ogni probabilità, giocherà con Tomiyasu e Denswil centrali con Mbaye e Krejci ai loro posti sulle fasce per non andare ulteriormente a scombussolare i già precari equilibri difensivi imposti dalle squalifiche di Bani e Danilo. Mihajlovic da quando è a Bologna, ci ha insegnato che in assenza del titolare, gioca la riserva di ruolo. Facendo leva su questo dato, non si può escludere a priori il ritorno di Tomiyasu a destra e di Paz al posto di Danilo o lo stesso Mbaye spostato centrale. La prima ipotesi con Tomiyasu e Denswil centrali è comunque la più credibile e probabile. In mezzo, Medel è sicuro del posto, si giocano a centrocampo l'altra maglia Poli e Dzemaili, con il primo favorito ma con le quotazioni dello svizzero in rialzo dopo gli ultimi allenamenti. Tra i due litiganti, Schouten potrebbe essere il terzo incomodo. Ha qualità da vendere ed è un investimento che prima o poi dovrà essere utilizzato.  Con Soriano che non recupera, sarà Svanberg il sostituto a supporto di Orsolini, Palacio e Sansone da destra verso sinistra. Skov Olsen, nonostante la sua personalissima tripletta con la nazionale under 21 contro l’Ucraina, dovrebbe almeno in partenza sedersi in panchina. Il Bologna dovrebbe arrivare a questo match all’ora di pranzo più motivato dei ducali viste anche le 3 sconfitte consecutive. Va però tenuto conto che è pur sempre un derby e che mancano ben 11 giocatori quasi tutti titolari tra assenze e squalifiche. Il Bologna poi ha solo una vittoria nelle ultime 9 giornate; in casa 7 punti con 7 gol fatti e 7 subiti. Il Parma solo 2 sconfitte nelle ultime 8 giornate. L’ultima vittoria del Parma contro il Bologna è datata 22 dicembre 2012 quando nella giornata di sabato prenatalizio i crociati batterono i rossoblù 2-1 al Dall’Ara. Partita aperta ad ogni risultato dove però le motivazioni del Bologna a sole 3 lunghezze dalla zona pericolosa e con un Parma a +5 dal Bologna, dovrebbero essere maggiori. La spinta poi di Sinisa in settimana, dovrebbe aver fatto il resto.