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lo spunto
La città dei violini ha portato al Dall'Ara una musica vincente e dall'altra parte la stecca è stata tutta del Bologna. Mancare così l'aggancio al terzo posto, a meno uno dalla vetta, lascia un amaro in bocca che difficilmente andrà via, soprattutto per come maturato e per tutti gli errori che in una partita così il Bologna avrebbe dovuto evitare. I rossoblù si sono infilati nella trappola preparata da una Cremonese attenta e che aspettava sulla riva del fiume, proprio alla ricerca di qualcuno che ci cascasse. Ci è finita dentro con tutti i piedi la squadra di Vincenzo Italiano, che in una partita sola ha cancellato con un colpo di spugna una fase difensiva fino a qui eccellente. Mai erano stati subiti così tanti gol in una singola partita e certamente, stavolta, l'assenza di qualche senatore ha pesato. A volte in una squadra ci sono per davvero titolari e riserve e probabilmente oggi si è capito il perché, visto tutto quello che è successo in porta e nelle zone limitrofe con Ravaglia e Casale in evidente serata no. E anche in mezzo la leadership è fondamentale proprio per evitare che il resto della squadra perda la bussola; e qui il riferimento a Freuler non è per niente casuale.
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