La conferenza stampa di sabato scorso ci ha consegnato un Thiago Motta visibilmente felice e sereno. D’altronde, si respira nell’ambiente rossoblu un’aria quasi rinnovata, positiva e propositiva. C’è curiosità attorno a questa squadra e non solo per gli addetti ai lavori a livello locale. La rosa sembra fatta ad immagine e somiglianza proprio per Thiago Motta, lui che ama un gioco sempre propositivo, a tratti imprevedibile e veloce e con tanto possesso palla. Un giocattolo, che vista la profonda rivoluzione ha tutta l’aria di non rompersi a fine stagione. Per costruire un progetto ambizioso, occorre partire dalle fondamenta; ora che la base è stata plasmata con professionisti di assoluto valore, il Bologna ha tutte le carte in regola per fare bene. Il coraggio è un’arma di indiscusso valore, così come la determinazione; questa, in un gruppo, la si ottiene anche per giocarsi il posto dal primo minuto a spese di un proprio compagno, tasto peraltro battuto più volte dallo stesso mister, quando parla di concorrenza interna. Ci vuole fame e Thiago Motta ne ha da vendere. Contento si, ma non soddisfatto del risultato della passata stagione; si poteva fare meglio, per sua stessa ammissione però, parlare del passato, di quello che è stato, non ha più senso.
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Bologna devi crederci
di Gionni Forlenza

