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lo spunto
Il Bologna, si sa, cede alla cifra che ritiene congrua, soprattutto se un giocatore fa presente che sì, andrebbe via a fronte di una proposta economica irrinunciabile. Quando dalla Premier cala una mannaia da 5 milioni di ingaggio è difficile che esista la bandiera legata ai colori che dica 'no grazie, io resto'. Così, quando cala la mannaia di quasi 50 milioni di cartellino è difficile che un presidente dica 'no grazie, non voglio incassare'. Da quando c'è Sartori, il Bologna di Saputo ha venduto due pedine importanti ogni anno, riuscendo però ad alzare il livello dei risultati fino a qualificarsi alla Champions e a vincere una Coppa Italia. Piace, non piace? Ognuno la vede a modo suo, tutti vorremmo il presidente spendaccione, ma la strategia è questa e occorre farsene una ragione, soprattutto fino a che c'è la garanzia del cobra. Le cifre di Ndoye? Più o meno sono quelle lette in giro: 40 milioni di parte fissa, 5 milioni di bonus e il 10% sulla rivendita. Così facendo si rischia anche di andare oltre i 50 e se tra due anni il Nottingham non avrà ceduto Ndoye per il Bologna ci saranno altri 4 milioni garantiti. In sintesi, al minimo saranno 48-49 milioni di euro che faranno lievitare le plusvalenze del cobra ben sopra i 200 milioni.
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