editoriale

Un minuto di ipocrisia

Come si concilia un minuto di raccoglimento per le vittime dell’alluvione col cemento selvaggio Il governo Letta ha preso l’impegno di produrre in tempi brevissimi una legge che permetta alle società sportive italiane di...

Redazione TuttoBolognaWeb

Come si concilia un minuto di raccoglimento per le vittime dell'alluvione col cemento selvaggio

Il governo Letta ha preso l’impegno di produrre in tempi brevissimi una legge che permetta alle società sportive italiane di adeguarsi allo standard europeo, dove persino i piccoli club delle categorie minori hanno i loro impianti.

Già lo scorso anno, sotto il governo Monti, c’era stato un tentativo in questo senso, poi bocciato dal Parlamento; l’idea sembrava definitivamente superata con la proposta di legge presentata dal deputato del PD Dario Nardella, renziano di ferro, che inseriva nella norma, tra le varie novità, una frase che di fatto escludeva la possibilità di includere nella norma costruzioni a scopo residenziale. Nella stesura del nuovo emendamento questa frase è stata eliminata, dando di fatto il via libera ai soliti noti delle speculazioni edilizie.

Davanti alla portata e alla cause di certi eventi, esperti, professori e ciarlatani, dovrebbero scegliere la strada del silenzio, per rispetto e per vergogna, perché tutti sono bravi a puntare il dito a posteriori, ma quando c’è da far rispettare delle elementari norme di sicurezza tutti fanno finta di nulla. Sì, perché in Italia le leggi ci sono ma sono o ignorate o aggirate, come nel caso della legge sugli stadi; inserendo la norma come emendamento alla legge di stabilità, che è una procedura speciale, verrebbero evitati tutti i vincoli ambientali, permettendo di fatto di costruire anche dove in teoria non si potrebbe e spesso il problema non è solo etico.

Per ogni passo che si vuole fare in questo paese se ne fanno 20 indietro. La scelta è tra avere stadi fatiscenti che cadono in testa ai tifosi o stadi nuovi in quartieri nuovi ma a con il rischio alluvione dietro l'angolo. È inutile fare un minuto di silenzio se poi ci si comporta come se nulla fosse accaduto, come nella miglior scuola di ipocrisia all'italiana.