editoriale

Petković e Palacio sorprendenti. La giusta concorrenza per svegliare Mattia

Alcune considerazioni in merito a Sassuolo - Bologna e la nuova bagarre per un posto da titolare in attacco.

Lorenzo Romandini

Tattica e gara - La partita contro il Sassuolo lascia molti spunti e interrogativi.

A differenza della straordinaria prestazione al Dall’Ara contro l’Inter, il gioco visto al Mapei Stadium non è stato entusiasmante; tanti palloni persi, difficoltà di costruzione e un centro campo nullo, almeno nella prima metà della gara.

Il modulo forse non ha aiutato la squadra o meglio, non ha aiutato Verdi, in quella posizione.

Sappiamo come il fantasista Rossoblù si accenda quando viaggia sui lati esterni del campo (che sia a destra o a sinistra poco importa) per poi accentrarsi e provare la conclusione o il passaggio filtrante.

Come spesso accade il Bologna ripone nella coppia Di Francesco - Verdi le sue speranze di creare gioco in mezzo al campo.

Con Di Francesco assente e Verdi non nella sua posizione naturale, questo non è potuto avvenire.

Sinceramente anche in assenza di Federico, io avrei mantenuto lo stesso modulo (4-3-3) che ha fatto tanto bene contro l’Inter, sacrificando Palacio sulla fascia e mettendo Petkovic prima punta e ovviamente Verdi nella sua posizione naturale.

Così non è stato.

Non abbiamo sofferto esageratamente: il Sassuolo quest’anno è ormai un lontano cugino di quello meravigliosamente armonioso di due anni di Di Francesco.

Il primo tempo male entrambe le squadre.

Il secondo tempo ha visto la resurrezione del Bologna, evidentemente Donadoni si è fatto sentire negli spogliatoi.

La squadra è scesa molto bene in campo e ha messo subito in difficoltà il Sassuolo dopo neanche 45secondi dall’ingresso in campo.

Rodrigo ha provato a cacciarla dentro in qualsiasi modo (in due occasioni poteva fare meglio) ma alla fine quella maledetta palla ha gonfiato la rete e ha fatto esplodere i 3mila seguaci Rossoblù accorsi al Mapei

Ottima la partita di G.Gonzalez davvero una bella risposta del Costaricano anche alle gerarchie di Donadoni.

Non mi è piaciuto De Maio, troppo molle in alcune circostanze e sopratutto poco attento.

Palacio torna ad essere una nota positiva per questo Bologna.

Come fa ad avere 35anni? Tanta corsa e dinamismo fino agli ultimi minuti di gara, un’atleta vero.

È Petković a rompere gli equilibri della gara, senza la sua entrata in campo e quel meraviglioso assist a liberare Palacio staremmo commentando un’altra partita.

Prestazione maiuscola la sua.

MVP della gara.

Okwonkwo non sbaglia, posizionato in maniera perfetta, da attaccante vero, goal di rapina che mancava da anni.

Finalmente vinciamo anche noi allo scadere (mancava una vittoria così dal 1-2 al Carpi con il goal di Masina).

Secondo tempo di ottimo livello per i ragazzi.

Il giusto stimolo per Mattia - Finalmente un parco attaccanti equilibrato e in grande forma.

Se negli ultimi anni il problema era il ricambio là davanti, quest’anno la situazione sembra migliorata.

L’innesto di Palacio e la nuova fiducia a Petkovic sembrano aver cambiato le sorti del Bologna.

In attesa anche di vedere in campo Falletti e Avenatti, godiamoci questa meritata abbondanza.

Verdi - Di Francesco sulla fascia (con la possibilità di inserire Krejci, una volta recuperato)

E la davanti?

Un posto per 3 maglie ...

Destro - Palacio - Petković.

L’aspetto veramente rilevante non è chi schierare titolare ma bensì chi è più in forma dei tre.

Questo concetto è molto importante e infatti mi spiegherò meglio.

Non è più questione di avere una scelta fissa, gioca chi è più in forma, chi si è allenato meglio.

Abbiamo speso 10milioni e passa per Destro, questo è il secondo anno al Bologna, se si vuole svegliare bene, altrimenti la somma è stata oramai ammortizzata e comunque lontana dal cuore.

Ora non c’è più quell’obbligo morale per Donadoni di schierare Mattia a tutti i costi.

Se Mattia non è in condizione, Palacio scalpita e pure Petković.

Questa è la grande forza del Bologna di questa stagione: non siamo più affidati alle sole prestazioni di Mattia Destro.

Ovviamente Mattia è un bene del Bologna e come tale verrà recuperato.

Questo è l’anno giusto.

Una vera e propria competizione per il posto da titolare che potrà mettere un po’ di fuoco sotto la sedia ormai spenta di Mattia.

Nuovi stimoli per riconquistare la fiducia di tutti e il posto da titolare.

Questo è davvero l’anno giusto, Palacio e Petkovic hanno mandato un fortissimo segnale a Donadoni che ha recepito forte e chiaro.

Ora tocca a Destro.

La sveglia giusta, altrimenti ho come l’impressione che ci saranno sirene estere per lui ...

(Il 26 gennaio 2016 lo Swansea City acquisto Paloschi dal Chievo per 10 milioni ... per fare un semplice esempio)

Destro torna a segnare.

Questo deve essere lo stimolo giusto, la tua prossima sfida.

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