editoriale

Pareggio giusto a Cagliari: Pairetto non ha troppe colpe

Sarebbe stata l’apoteosi, e invece rimane un po’ di amaro in bocca. Però bisogna cercare di essere onesti intellettualmente, e dire che il pareggio è stato davvero il risultato più giusto per quello che si è visto in campo, sia...

Giacomo Bianchi

Sarebbe stata l'apoteosi, e invece rimane un po' di amaro in bocca. Però bisogna cercare di essere onesti intellettualmente, e dire che il pareggio è stato davvero il risultato più giusto per quello che si è visto in campo, sia perché il Cagliari ha avuto più occasioni da goal, sia perché nei novanta minuti l'equilibrio l'ha fatta da padrone. Però il rammarico resta, perché i punti persi nel finale vanno a sommarsi a quelli lasciati contro Sassuolo, Lazio ed Udinese, e la realtà dice che se il Bologna fosse stato un po' più attento anche solo in un paio di queste partite, oggi avrebbe quattro-cinque punti in più e forse sarebbe addirittura sopra il Torino. Sì, penso che rammarico sia la parola più appropriata, e non penso nemmeno sia il caso di prendersela con i giocatori rossoblù, rei di non avere ottenuto quella vittoria che sembrava davvero vicinissima. Ci può .stare il fastidio, ci può stare il dispiacere, ma non penso che accusare qualcuno perché non si è tornati con i tre punti, sia l'atteggiamento giusto da avere nei confronti della squadra, che ha fatto una discreta partita ed è andata ad un passo dal vincere ancora fuori casa.

Vorrei aprire l'argomento arbitro e direzione-gara: forse andrò controcorrente, ma non penso si possano dare troppe colpe a Pairetto se la gara è finita con un pareggio. Mi spiego meglio. Il rosso diretto a Viviani è eccessivo? Sì. Il rosso a Krafth è eccessivo? Forse. Quello di Borriello è fuorigioco? Credo di sì, ma stiamo veramente parlando di pochissimi centimetri e non ha senso recriminare per un fuorigioco non sanzionato. I due episodi dubbi sono entrambe situazioni nelle quali Pairetto è fortemente condizionato da quello che vede, senza magari analizzarlo approfonditamente: a velocità di gioco normale, è palese come Viviani intervenga in scivolata in maniera scomposta e Krafth abbracci Boriello impedendogli di andare verso la porta. Poi sono pienamente d'accordo con chi dice che il centrocampista rossoblù di fatto trattenga i piedi e non entri con il piede a martello su Tachtsidis, e anche con chi afferma che l'attaccante sardo tiri la maglia a Krafth, ma penso che si debba anche essere obiettivi e constatare che se i due episodi fossero avvenuti a parti invertite, ci saremmo decisamente infastiditi se non fossero stati sanzionati come poi è successo. La moviola è la base delle discussioni da salotto, da bar e da “gruppi WhatsApp”, però sono anche dell'idea che prima di tutto si debba “guardare in casa propria”, e mi riferisco al fatto che Viviani e Krafth, commettano due ingenuità: Viviani è già ammonito, sbaglia lo stop di petto ed entra in scivolata per rimediare al suo errore, e da qui nasce l'espulsione. Krafth sbaglia invece la posizione: marca Borriello “al contrario”, si pone dietro l'attaccante e anche lui, in qualche modo, deve rimediare al suo errore: e allora lo ostacola, prova a sbilanciarlo mentre lo insegue, prova a rallentarlo, e lo fa anche in maniera discreta, ma l'attaccante è troppo furbo e si lascia cadere generando la punizione dalla quale poi nasce il goal. Ribadisco, la mia non vuole essere una critica diretta ai due rossoblù, che stimo (mi si chieda se preferisco Torosidis o Krafth, in quel ruolo...) e che difenderò sempre. É una pura analisi su quello che è successo, che viene fatta seduto su una scrivania e a posteriori, quando scrivere è fin troppo semplice. La realtà dice che con un pizzico di concentrazione in più, oggi non staremmo parlando di moviola e di Pairetto, ma solo di Mattia Destro. Che è tornato al goal, che è tornato a segnare e lo ha fatto da attaccante vero, da bomber d'area di rigore. Sono contento per Mattia, che oltre alla barba si è tolto anche la scimmia che da un po' di tempo gli stava facendo compagnia. Che sia una ripartenza, per lui e per tutto l'attacco rossoblù, che ha ritrovato in campo Simone Verdi e che ha rivisto un assist di Ladislav Krejci, che nelle ultime partite si sta facendo notare sempre di più e sta garantendo prestazioni positive. Ora arriveranno due partite difficilissime, ma ho fiducia. Vedo una squadra che è presente e che sta vivendo un buon momento di forma. Niente è impossibile, soprattutto davanti al Dall'Ara, dove non si perde da più di due mesi. Giocarsela è un imperativo, solo il campo darà le risposte definitive.