editoriale

La strada per la salvezza

Contro l’Inter si è visto un buon Bologna, la squadra ha ripreso dopo la sosta con maggior determinazione rispetto alla trasferta di Bergamo. Questo è positivo perché vuol dire che c’è la voglia di reagire,...

Redazione TuttoBolognaWeb

Contro l'Inter si è visto un buon Bologna, la squadra ha ripreso dopo la sosta con maggior determinazione rispetto alla trasferta di Bergamo. Questo è positivo perché vuol dire che c'è la voglia di reagire, significa che c'è unione di intenti e soprattutto che la squadra segue ancora il proprio allenatore. In campo si è visto un Krhin in grande forma, capace di usare il fisico e fare interdizione, come mai si era visto in questi anni. Segnali positivi che fanno ben sperare e che permettono a Pioli di avere maggiori soluzioni soprattutto a centrocampo, vero punto debole del Bologna di quest'anno. L'ennesimo cambio di modulo ha lasciato inalterati gli equilibri difensivi, ma al tempo stesso ha permesso a Kone di avanzare il raggio d'azione (non a caso il Bologna è passato in vantaggio con un suo goal). Esperimento riuscito. L'ennesimo errore evitabile in difesa ha permesso all'Inter di pareggiare, ma non possiamo di certo lamentarci per il risultato, viste le numerose occasioni sprecate dali neroazzurri durante l'intera partita. Se mai possiamo lamentarci con l'arbitro per aver concesso un uomo in più all'Inter per 80 minuti (Taider andava espulso, il regolamento è molto chiaro su quel tipo di situazioni). Storie di favoritismi ai grandi club, storie di timore reverenziale, storie che a Bologna abbiamo già visto e subito troppe volte e che oramai non ci stupiscono più. E ci ritroviamo con 11 punti, a sole due lunghezze dall'ultimo posto, con la trasferta di Parma che diventa l'ennesimo crocevia per la salvezza, considerato che le partite successive saranno contro Juve e Fiorentina. I segnali positivi contro l'Inter si sono visti e bisogna ripartire da lì e soprattutto bisogna continuare a crederci, perché nel frattempo le altre pretendenti alla salvezza hanno cominciato a correre e ad ottenere risultati.

Probabilmente il Bologna di oggi non perderebbe in casa con Torino e Verona, perché è una squadra più compatta e difficile da sottomettere. Questo atteggiamento tattico ha portato più risultati ma soprattutto ha dato più certezze a Pioli, che ora è consapevole di avere tra le mani un gruppo che sicuramente ha le potenzialità per salvarsi. Forse l'assenza forzata di Cristaldo ci farà capire ancora meglio quale potrà essere il volto definitivo del Bologna di quest'anno, anche se “el Churry” stava facendo piuttosto bene e dove non riusciva a segnare mandava in goal i compagni. Ora dovremo tornare al classico modulo con la punta centrale, quindi dovremmo leggermente modificare la disposizione tattica perché Bianchi non è Cristaldo, si muove molto meno ed aspetta i cross al centro dell'area. A Parma e nelle partite successive si dovrà quindi cercare di allargare di più il gioco per arrivare il più possibile sul fondo e fornire palle invitanti per Bianchi. Rolando nel secondo tempo contro l'Inter è apparso tonico, mostrando tanta voglia di riprendersi il posto perduto. Ora avrà la possibilità di riscattarsi e non dovrà fallire un'altra volta, altrimenti sarà destinato a perdere nuovamente il posto al rientro di Cristaldo.

Quella contro l'Inter è stata anche la partita del riscatto per Gianluca Curci, che non può pretendere che tutti gli errori fatti in precedenza si possano dimenticare dopo una singola prestazione, benché estremamente positiva, ma che si è preso comunque una bella rivincita. Quasi quasi viene da pensare che sia preferibile continuare a criticarlo, se la reazione è quella che si è vista domenica sera. Scherzi a parte a Parma sarà una battaglia, perché noi abbiamo bisogno di quei maledetti punti più di loro. Dovremo aggredirli da subito e metterli in difficoltà, perché sono una buona squadra, ma sono alla nostra portata. Ora conosciamo i nostri limiti ma anche le nostre potenzialità e sarà importante non commettere più errori o perlomeno commetterne il meno possibile, per non regalare nulla a nessuno. Se l'impegno continuerà ad essere quello dimostrato nelle ultime giornate, la squadra è destinata a risollevarsi dai bassifondi della classifica, ma se dovesse capitare altre volte di avere dei momenti di vuoto o scarsa concentrazione, allora salvarsi potrebbe diventare un'impresa. Continuiamo quindi a lavorare a testa bassa, incuranti di quello che accade intorno e cerchiamo di arrivare a gennaio ancora aggrappati a questa serie A. Piccoli passi, obiettivi a breve termine, questa è la strada per la salvezza.