editoriale

Il Bologna è nudo

Redazione TuttoBolognaWeb

Non siamo più secondi. Nonostante il punto restituito che ci ha permesso di tenere a distanza il Frosinone, il Bologna è stato stato scavalcato poche ore fa dal Vicenza – grazie a un gol dell’ex Di Gennaro – e si...

Non siamo più secondi. Nonostante il punto restituito che ci ha permesso di tenere a distanza il Frosinone, il Bologna è stato stato scavalcato poche ore fa dal Vicenza – grazie a un gol dell'ex Di Gennaro - e si trova per la prima volta in tanti mesi a dover inseguire e a dover effettuare un contro sorpasso nella giornata di domani per non aprire una crisi profonda, dai contorni frastagliati e dai risvolti impossibili da ipotizzare in questo momento. L'alibi del “tanto siamo sempre secondi” che per tante giornate ci ha accompagnato adesso è venuto a cadere mettendo la squadra di Lopez davanti alle sue responsabilità. Il Bologna è nudo e il Vicenza lo ha riportato alla dura realtà a cui sempre era sfuggito per il volere del caso e per gli inciampi delle altre. Ora non si può più vivere di rendita, ma è arrivato il momento di imprimere un'accelerazione al campionato e andare a conquistare quella Serie A per cui la squadra è stata costruita e rinforzata poi a gennaio.

Il Bologna deve far vedere sul campo di essere qualitativamente superiore alle rivali – superiorità finora rimasta più sulla carta che sul campo – e di avere quelle doti caratteriali e quell'esperienza necessaria per ribaltare la situazione ed evitare la lotteria dei play off che potrebbe rivelarsi più pericolosa di quanto si possa immaginare. Quella contro lo Spezia diventa La Partita da non fallire nonostante poi ci siano altre sette gare da giocare, ma trovarsi lunedì al terzo o quarto posto potrebbe essere una mazzata da cui non riuscire più a rialzarsi e che farebbe precipitare la situazione compromettendo quanto di buono si è fatto finora. Serve una prova di carattere come mai finora il Bologna ne ha fornite perché il secondo posto è vitale. L'essere scivolati al terzo posto deve far scattare qualcosa nella testa dei nostri giocatori e fargli capire finalmente, al di là delle belle parole, che non si vince soltanto perché ci si chiama Bologna e si indossa una maglia gloriosa, ma che serve forza, corsa concentrazione, grinta e determinazione per avere la meglio in una Serie B lunga e faticosa che si avvia al rush finale dove proprio queste caratteristiche possono fare la differenza più delle supposte qualità tecniche. Tecnico e giocatori si facciano un esame di coscienza e diano risposte sul campo perché se la situazione è questa loro sono le responsabilità e di nessun altro.

Prima dell'ingresso al Dall'Ara il Bologna riceverà il caldo abbraccio della sua gente, di tutti noi, e mi auguro che chi scenderà in campo – dall'inizio o a gara in corso – si stampi bene in teste i volti che vedrà poche ore prima del fischio d'avvio perché è a loro che dovrà rispondere per un eventuale nuovo passo falso, è il loro amore e la loro fiducia che tradirà. Il Bologna è nudo e dovrà fare in fretta a rivestirsi e mettersi l'abito da gala perché c'è un'intera città che fra un mese o poco più vuole invitarlo al gran ballo delle Serie A.