Si attende solo l'ufficialità per Martin Erlic. Arriva dal Sassuolo, costo complessivo dell'operazione circa 8,5 milioni di euro tra parte fissa e bonus. Un affare che ha spaccato in due la tifoseria rossoblù: c'è chi questa mossa di mercato non la condivide perchè "andiamo a strapagare un calciatore retrocesso", e c'è chi invece approva a scatola chiusa perchè "mi fido di Sartori". Detto che ci fidiamo tutti di Sartori, chi perchè realmente ne apprezza le qualità e chi perchè non può fare altrimenti dato che l'uomo mercato del Bologna è lui, andiamo a capire bene in che modo interpretare l'acquisto di Erlic.
Partiamo da un punto fondamentale, che vale per Erlic come per tutti i calciatori: il fatto che venga da una squadra retrocessa in Serie B non significa automaticamente che non sia all'altezza della categoria. Assodato questo presupposto, Erlic è sicuramente un difensore con delle qualità: fisicamente possente, forte di testa, magari non velocissimo nello scatto puro ma capace di giocare la palla con i piedi. Chi pensa che il Bologna lo abbia acquistato per essere titolare fisso in Champions League sbaglia di grosso: Lucumi e Beukema partono sicuramente davanti nelle gerarchie, senza dimenticare che arriverà dal mercato un altro centrale (Hummels?) pronto per questa competizione.