editoriale

E se il portiere fosse straniero? Conosciamo Marchesin

È uno dei tanti nomi fatti per il ruolo del portiere del Bologna del futuro: è argentino, ha 25 anni, si chiama Agustin Marchesin e gioca nel Lanus, club della provincia di Buenos Aires. Prelevato dall’Huracan de Tres Arroyos...

Redazione TuttoBolognaWeb

È uno dei tanti nomi fatti per il ruolo del portiere del Bologna del futuro: è argentino, ha 25 anni, si chiama Agustin Marchesin e gioca nel Lanus, club della provincia di Buenos Aires. Prelevato dall’Huracan de Tres Arroyos nel 2006, diventa titolare della porta granata dal 2009, dopo l’infortunio occorso a Caranta. Marchesin è un portiere affidabile, completo e sicuro, non è un protagonista ma al contrario è essenziale ed equilibrato. Dopo quasi tre anni di gavetta nel Lanus è stato promosso titolare dal tecnico Zubeldìa che ha creduto in lui affidandogli senza esitazioni la maglia da titolare. Marchesin si distingue per la grande attenzione e per il senso della posizione; sa usare bene i piedi quando viene chiamato in causa, aspetto da non sottovalutare dal momento che i retropassaggi della difesa devono essere affidati a un giocatore che i piedi li usa pochissimo. Ormai divenuto simbolo e idolo dei tifosi del Lanus, Marchesin viene soprannominato “El Largo” per la sua bravura nel coprire al meglio lo specchio della porta, essendo altresì molto bravo sia nelle uscite basse, sia in quelle alte, mostrando grande personalità e padronanza dell’area di rigore. Si può tranquillamente definire un portiere moderno in grado di guidare la difesa trasmettendo tranquillità ed aiutando efficacemente i centrali nel disporsi correttamente. Inoltre, agilità e prontezza nei movimenti, gli consentono parate complesse, istintive e non, che si rivelano decisive ai fini del risultato. Per Marchesin si conta anche una convocazione in nazionale, nel 2010, quando il CT Sabella lo inserì fra i convocati di Argentina-Spagna. Con il suo acquisto il Bologna farebbe sicuramente un bel colpo e non andrebbe su un portiere da svezzare, essendo che il ragazzo non si è distinto solo in Primera Divison, ma anche in Coppa Sudamericana e Libertadores, incontrando squadre di differenti nazioni con reparti offensivi molto pericolosi come quelli brasiliani o uruguayani, sfoderando ottime prestazioni anche in campo internazionale. Già seguito dal Catania due anni orsono, pareva lui l’erede di Andujar visti i mal di pancia lamentati e poi sopiti al rientro dal prestito all’Estudiantes, precludendogli così l’eventuale sbarco in Italia. Attualmente la sua valutazione si aggira sui 2 milioni di euro, cifra ragionevolissima per un portiere talentuoso che ha dimostrato ampie garanzie e che potrebbe colmare le lacune mostrate dagli ultimi portieri passati sotto le Due Torri nel dopo Viviano.