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Dal Grande Torino il Bologna esce immeritatamente sconfitto

di Gionni Forlenza

Redazione TuttoBolognaWeb

Il Bologna esce sconfitto dal Grande Torino ma non da un grande Torino, bensì da una squadra piccola piccola (scusate il giro di parole). Ieri di grande, c’era solo il nome dello stadio. Un Bologna che almeno per un’ora domina in lungo e in largo un Torino affaticato dalle 2 ore giocate in Coppa Italia giovedì per aver la meglio sul Genoa ai calci di rigore. Assenze importanti come Iago Falque, Lyanco, Baselli, Ansaldi, Zaza e all’ultimo secondo, Rincon. Il Torino parte subito col freno tirato, a far la partita è il Bologna che dopo pochi minuti Sirigu è impegnato da un tiro a giro da fuori area di Schouten. Passano appena 11 minuti e al primo affondo dei granata, il Toro passa in vantaggio. Verdi lavora una bella palla sulla destra, serve Belotti che invece di crossare tra la linea dei difensori e Skorupski, crossa un po’ arretrato per l’accorrente Berenguer che con un tiro che passa in mezzo a tante gambe rossoblu, riesce a fare gol con il portiere che tende a buttarsi leggermente sulla sua destra venendo poi preso in contro tempo.

Dopo una percussione di Orsolini sulla destra dove a botta quasi sicura tira da dentro area trovando pronto e reattivo Sirigu che riesce a ribattere, è il Torino ad andare vicino al raddoppio con un bel tiro a giro dell’ex Simone Verdi che dal limite dell’area scocca un sinistro velenoso che va a colpire il palo esterno.  Dal trentanovesimo del primo tempo in avanti, diventa un monologo rossoblu. Da questo momento solo Bologna con la squadra che mette alle corde il Toro. I giocatori del Bologna rientrano in campo nel secondo tempo almeno 2-3 minuti prima rispetto ai giocatori del Torino, probabilmente per recuperare qualche forza in più a livello mentale. Dopo 3 palloni svirgolati e rinviati male da Bani ad inizio ripresa, comincia l’assedio del Bologna dove tra il cinquantesimo e sessantesimo colleziona almeno 3 ghiotte occasioni per pervenire al pareggio. Poli gira a lato ben piazzato in area di rigore un cross al bacio di Soriano. Da un calcio d’angolo Palacio riesce a spizzare di testa sul palo opposto ma la palla colpisce il palo esterno. Siamo all’occasionissima: Soriano riesce in area a servire Palacio che solo davanti al portiere, riesce a tirare a lato da 8-9 metri dalla porta. Aveva quasi tutto lo specchio della porta alla sua sinistra libero. Bastava prendere la porta e sarebbe stato il gol del pareggio e ci sarebbe stato ancora tempo per vincerla.

Il gol del pareggio è nell’aria ma non arriva. Quando entra Laxalt per il Torino, con un uomo in più a centrocampo, riesce ad addormentare almeno un po’ il gioco infatti attorno alla metà del secondo tempo, succede poco o nulla. Bani esce per infortunio ed entra Skov Olsen per cercare di dare velocità alla manovra ed anche un pizzico di imprevedibilità. Dentro anche Santander per andare a forzare ulteriormente il muro difensivo del Torino e l’argentino Dominguez al posto di Orsolini e Poli. Il Torino è oramai stanco, perdono palloni sanguinosi anche all’interno della loro metà campo. Dominguez trova a 2 minuti dal termine del tempo regolamentare il corridoio giusto per servire in area la palla a Palacio. Sembra la palla giusta dopo quella clamorosamente sbagliata ma purtroppo l’uscita tempestiva di Sirigu chiude al trenza lo specchio della porta e così il tiro da 2 passi dalla porta, viene respinto dal portiere. Forse c’era lo spazio per tentare il colpo sotto per eludere l’intervento del portiere con un pallonetto. La partita in sostanza si chiude con questa ennesima occasione. I 4 minuti di recupero, consegnano ai taccuini un intervento dubbio di Izzo col gomito su Santander in piena area granata dove sia l’arbitro, sia il VAR non intervengono e così dopo che il Bologna per 12 turni consecutivi aveva sempre segnato almeno una rete, perde proprio come ad Udine alla sesta giornata per 1-0.

Va detto che il Bologna ha disputato un buon girone di andata specie all’inizio e alla fine, 23 punti ottenuti in una situazione particolare, senza precedenti nel calcio. Il Bologna ha perso con le milanesi e le torinesi ma ha battuto il Napoli e l’Atalanta ed ha fermato la Lazio in casa 2-2. I biancocelesti dopo un altro pari con l’Atalanta nel turno casalingo successivo, hanno poi vinto le ultime 10 partite consecutive. Dati confortanti per il Bologna che con un Sinisa praticamente a tempo pieno, i nuovi innesti di gennaio, un Dominguez in più e qualche rientro importante dall’infermeria, si potrà tentare di fare un girone di ritorno alla grande. Il sesto posto dista solo 6 punti e se pensate che la partita di oggi tra Torino-Bologna valeva il settimo/ottavo posto (il Parma a 25 punti gioca stasera in casa col Lecce), questo la dice lunga di quanto la classifica sia corta. In 6 punti si passa dal Cagliari sesto al Bologna tredicesimo. Uno stop inaspettato ma che non deve togliere certezze a questo Bologna che gioca sempre contro chiunque e non ha paura di nessuno, che sia in casa o in trasferta. Fa sempre o quasi la partita e gioca sempre addosso all’avversario. È la nuova mentalità impartita da Sinisa Mihajlovic da quando è arrivato un anno fa a sostituire Pippo Inzaghi. Con lui in panchina, sono state vinte tante battaglie, non solo calcistiche.