editoriale

Curci e Bianchi: c’è chi scende e c’è chi sale

La rabbia, il nervosismo, l’incredulità, gli insulti e la rassegnazione. Quello che deve essere il nostro portiere titolare ha toppato ancora, e lo ha fatto nel peggiore dei modi, nel modo che nessuno vorrebbe mai vedere mai: ha preso...

Giacomo Bianchi

La rabbia, il nervosismo, l'incredulità, gli insulti e la rassegnazione. Quello che deve essere il nostro portiere titolare ha toppato ancora, e lo ha fatto nel peggiore dei modi, nel modo che nessuno vorrebbe mai vedere mai: ha preso goal su un tiro centrale, non irresistibile e decisamente poco impegnativo al minuto numero 94 di una partita nella quale il pareggio, per il Bologna, era forse un risultato stretto. Una prima mezza papera e poi l'errore finale, gli sono valsi l'ennesima messa in discussione. E dire che prima di domenica veniva da più di 300 minuti senza che gli avversari avessero gonfiato la sua porta. Affidarsi alle statistiche è spesso un modo giusto per analizzare le situazioni, ma talvolta bisogna anche approfondire: si pensi, per esempio, a come questi minuti di imbattibilità sono arrivati: Bologna-Livorno, l'unica occasione dei toscani è stato un colpo di testa finito alto di Paulinho al primo minuto. Cagliari-Bologna: i sardi non hanno mai tirato in porta e a fine gara, i pagellisti si sarebbero espressi con il più classico degli “SV” per descrivere la partita del nostro estremo difensore. E infine Bologna-Chievo, occasioni zero da una parte e dall'altra e ancora una volta il ragazzo mai impegnato, eccetto una buona uscita bassa nel finale. Riguardando le partite, sembra che questa striscia di imbattibilità sia più dovuta ai demeriti avversari che a meriti propri. La cosa che personalmente mi fa più arrabbiare è l'atteggiamento di superiorità che talvolta Curci ha nelle dichiarazioni e sul terreno di gioco. Tutti ricordiamo il suo “E' il mio anno, se sto bene sono da Nazionale” durante la preparazione estiva. Certo, la scorsa stagione fece bene, ma certe parole ti si possono rivoltare contro. Eccome. Altra dichiarazione, decisamente più recente è stata il famoso “De Sanctis si è fermato, io continuerò la mia striscia di imbattibilità”: le ultime parole famose. Brutto da vedere è anche, come detto, l'atteggiamento con i compagni: la reazione dopo il primo goal subito (sì, Crespo commette un errore, ma il nostro Gianluca non è propriamente esente da colpe) è esagerata e inutile. Si pensi prima a se stessi, attaccare gli altri è sempre troppo facile. Archiviato il discorso portiere e l'annessa depressione. A dire il vero ci sarebbe da ribattere per ore ed ore: c'è chi dice che è il momento giusto per provare Stojanovic, e chi pensa anche a fare resuscitare il buon vecchio Chicco dalle ceneri e dai meandri della panchina. Ci penserà Pioli: oggi, il fatto che il ragazzo serbo sia quasi completamente recuperato dall'infortunio alla mano è sicuramente una buona notizia. Per un giocatore che scende, e che forse ieri ha davvero toccato il fondo da quando è in maglia rossoblù, ce n'è un altro che sale. O almeno, si spera che possa salire. Il desiderio di tutti quanti è che, visto che finalmente si è sbloccato, Bianchi cominci a segnare con una certa continuità. Nessuno si aspetta che da qui alla fine segni sempre, ma che non sia il giocatore apatico, sfiduciato e anche un po' inutile che si era visto fino a questo momento. Segnare e sbloccarsi, per uno che di mestiere fa il centravanti, è il punto da cui partire. Ora Rolando dovrà (ri)guadagnarsi il posto da titolare e la fiducia di un pubblico che pian pianino aveva cominciato a nutrire (per forza di cose) più di un dubbio sul suo conto. Pioli sarà pronto a rinunciare a Cristaldo da titolare? Non lo so, ma personalmente non penso e ribadisco un concetto già espresso altre volte: il gioco del “Churry” è funzionale alla squadra: lotta, combatte, tavolta ripiega anche difensivamente. Bianchi è invece un giocatore “statico”, è una prima punta fissa. E forse il Bologna di oggi ha più bisogno di uno come il sudamericano. Ma le quotazioni di Rolando, ad oggi, stanno salendo. Sarà compito di Pioli trovare il giusto equilibrio. Ci sono due settimane per meditare...