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lo spunto
Molti si chiedono se il ciclo di Sinisa Mihajlovic sia avviato alla fine. La domanda è lecita e ben posta e le recenti prestazioni sembrano confermare il sì. Sono ovviamente sensazioni esterne, mentre a Casteldebole dovranno valutare se il finale di stagione potrà ridare fiato al ciclo oppure no. Possono, però, 12 partite cambiare il destino di un progetto di lavoro nato nel 2019? A mio modesto avviso no. La dirigenza, in teoria, sa già se è plausibile andare avanti o se sarebbe meglio cambiare. Qui però si innesca un altro tema; chi deciderà cosa. Molto semplice: confermeremo tutti, cambieremo solo qualcuno o cambieremo tutti? Qui dovrebbe rispondere Joey Saputo, infatti mi limito solo a qualche osservazione. 1) Cambiare solo il mister significherebbe affidare all'attuale dirigenza la costruzione di un nuovo ciclo con un nuovo allenatore, ma gli ultimi sono andati più o meno allo stesso modo, cioè picco di rendimento iniziale e poi calo conclamato. 2) Sostituire l'intera area tecnica vorrebbe dire, nella mente di Saputo, provare a fare qualcosa di diverso rispetto agli ultimi sei anni, terminati con una media punti di 42 al cospetto della media di 48 del 'cioccapiatti' Ferrero.
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