editoriale

Bologna, credi in te stesso

Luca Lollini

Al fischio finale di venerdì sera il Bologna ha avuto l’ufficialità di quello che, alla vigilia, era l’esito più probabile: disputerà i playoff da quarto in classifica. Per oltre un’ora di gioco...

Al fischio finale di venerdì sera il Bologna ha avuto l’ufficialità di quello che, alla vigilia, era l’esito più probabile: disputerà i playoff da quarto in classifica. Per oltre un’ora di gioco è stato anche terzo, cioè mentre centocinquanta chilometri più a nord i vicentini, ormai sazi di gatti, si mangiavano un gol dietro l’altro. Il vantaggio casuale del Frosinone (primo tiro in porta o quasi) ci aveva illuso che quella terza posizione potesse restare realtà, ma la sfida del Menti non poteva finire così e difatti è finita coi tre punti incassati dai biancorossi.

Contro il Lanciano, invece, il Bologna è tornato a vincere dopo tre partite a digiuno. Lo ha fatto grazie a un gol di Mbaye con un tiro da trenta metri deviato da un difensore e pure dal palo, un gollonzo insomma. Davanti a un’avversaria priva di motivazioni i rossoblù si sono mossi il minimo indispensabile, disputando un discreto primo tempo e gestendo nella ripresa. Durante i secondi quarantacinque minuti sicuramente più vicino il Lanciano al pareggio con Thiam che non il Bologna al raddoppio: se il senegalese avesse segnato saremmo scesi in campo già martedì contro l’Avellino, tutto un altro film (film de paura).

Invece si ricomincia venerdì prossimo, a La Spezia o ad Avellino. Oltre a loro, nei playoff ci saranno Perugia, Pescara e Vicenza. In campionato, delle dieci partite totali giocate contro queste cinque squadre il Bologna ne ha vinte due (Perugia e Pescara), pareggiate cinque e perse tre (Avellino, Perugia e Vicenza). Un bilancio certamente poco confortante, ma delle difficoltà del Bologna negli scontri diretti se ne è parlato tanto – contro Carpi e Frosinone ha fatto due punti. Nella semifinale basterebbero due pareggi, e in caso di passaggio del turno non è detto non possa valere la stessa cosa: il Vicenza delle ultime uscite non è certo irresistibile, mentre il Perugia è decisamente in forma (ovvio che dopo queste parole in finale ci andrà il Pescara).

Ora Rossi avrà una settimana di tempo per preparare il momento cruciale della stagione, e dovrà farlo soprattutto a livello mentale. Perché dal punto di vista fisico il Bologna è inferiore alle sue avversarie, lo ha dimostrato in tutta la seconda parte di stagione, e colmare questo gap in sette giorni penso sia impossibile (a meno di ricorrere a intrugli speciali, ma l’ultima volta che ho controllato erano ancora illegali). A questa squadra, come ha detto Rossi, serve autoconsapevolezza, e poi autostima, autorevolezza: tutte cose che vanno cercate da soli, non arrivano dall’esterno. Credere nei propri mezzi è l’unico modo per uscire vincitori dai playoff, perché i mezzi di questo Bologna sono innegabili. Se moltissimi addetti ai lavori avversari hanno definito i rossoblù “la squadra potenzialmente più forte del campionato” un motivo ci deve essere, ma forse molti giocatori se lo sono scordato o non lo vogliono sentire. Beh, meglio sturarsi le orecchie: lo siete, inutile scappare, e potete ancora spuntarla nonostante tutto. Ma se non ci credete, se è la paura a guidarvi, si può anche già andare a Pinarella.