editoriale

Aspettando Santa Cruz. O chi per lui

L’attaccante paraguayano Roque Santa Cruz, nel mirino del Bologna da una settimana circa, si è preso qualche giorno prima di rispondere alla proposta dei rossoblù. Si tratterebbe di “un’offerta importante,...

Redazione TuttoBolognaWeb

L’attaccante paraguayano Roque Santa Cruz, nel mirino del Bologna da una settimana circa, si è preso qualche giorno prima di rispondere alla proposta dei rossoblù. Si tratterebbe di “un’offerta importante, interessante, che merita rispetto”…insomma, il ragazzo ha dichiarato di essere lusingato. A prescindere che la soluzione Santa Cruz piaccia o no, le parole spese verso il Bologna e la città inorgogliscono, non si può negare. Però…c’è un però. Perché l’ariete di Asuncion ha apprezzato con toni ugualmente lusinghieri anche le offerte Amburgo, Malaga e Stoke City. C’è poco da meravigliarsi, basti pensare a Ibrahimovic il quale, per ogni club in cui si trasferisce, alla presentazione, bacia la maglia e dice di aver realizzato il suo sogno, morale: siamo abituati a cose peggiori. Tralasciando questi buffi e grotteschi siparietti tipici del calciomercato, attendiamo con ansia (?) la decisione del paraguayano che sta tenendo sulle spine i dirigenti delle squadre interessate a lui. Se Roque sceglierà l’Italia e dunque Bologna, cosa dobbiamo aspettarci da lui? Se ne sono lette e sentite di tutti i colori in questi giorni, da voci più o meno esperte, sulle sue caratteristiche, sulla sua tenuta fisica e sulla sua affinità col gol. Ma vediamo cosa può dare Santa Cruz per il tipo di giocatore che è. È la tipica prima punta, fisicamente roccioso, 193 cm (come Andersson) per 84 kg, che predilge giocare di sponda, far salire la squadra e aprire spazi per favorire l’incursione dei compagni più rapidi, come possono essere una seconda punta o un trequartista. Abile nel gioco aereo, combattivo coi difensori, si distingue per la generosità e la capacità di sacrificarsi per il collettivo. Ecco invece cosa non bisogna aspettarsi da lui, ma saremmo felici di essere smentiti. Non essendo un bomber di razza, non si pretendano 12-15 reti, il suo score alla voce marcature langue: fatta eccezione per i 19 gol segnati col Blackburn nel 2007/08 infatti, Santa Cruz non è mai andato in doppia cifra in Europa. Va detto che per il tipo di gioco per cui è stato spesso utilizzato, ha fatto più che altro segnare i propri compagni e negli 8 anni di Bayern Monaco è partito molto raramente da titolare, venendo schierato per lo più a partita in corso o addirittura nei finali di gara, un fattore che pesa sulle statistiche non avendo avuto troppo tempo a disposizione per provare a segnare. Un difetto di Santa Cruz che giustamente molti esperti così come diversi tifosi hanno rimarcato, è la tenuta fisica precaria. A Monaco infatti ha patito almeno un infortunio ogni anno, di cui due piuttosto seri. Dopo la parentesi brillante e senza guai fisici di Blackburn, Santa Cruz è sprofondato in un calvario che ne ha precluso le prestazioni, al punto da saltare gran parte della stagione a causa dei prolungati fastidi alle ginocchia. Se non altro, nelle due ultime stagioni in terra iberica è riuscito a giocare con continuità senza lunghi tormenti fisici. Per concludere, non aspettiamoci un nuovo Gilardino, ahimè, ne tantomeno un Di Vaio se vogliamo fare paragoni con il recente passato. Ma se Santa Cruz non scegliesse Bologna, come si muoverebbero Zanzi e Guaraldi? I nomi che circolano sono parecchi, a partire dalla speranza non ancora del tutto sopita di riportare Gilardino sotto le Due Torri, passando per i soliti Floccari, Bianchi, Konaté, Milevsky, Floro Flores, e via discorrendo. Uno di questi nomi dovrebbe essere la punta di riferimento del Bologna 2013/14 a meno di ulteriori novità dal mercato. Per il momento limitiamoci ad attendere la decisione di Roque, senza dimenticare che un suo eventuale ingaggio non chiuderebbe necessariamente il mercato delle punte. Acquafrescainfatti non è detto che rimanga, anzi: se dovesse partire andrebbe rimpiazzato, a quel punto, con un vice Santa Cruz o, più verosimilmente, con un altro giocatore che lo possa affiancare, come ha anche auspicato Franco Colomba nell’intervista che abbiamo pubblicato ieri. Nel frattempo, per il tempo che rimane, buona riflessione a Santa Cruz…e signora.