Nel primo tempo è semplicemente inarrestabile, sembra posseduto dallo spirito di Michael Jordan, una vera macchina da punti. Si raffredda nella ripresa, dove comincia a fare qualche errore di troppo, anche in costruzione. Merito suo se la Virtus ha comandato per 39’ salvo perderla nel finale (non senza qualche dubbio su alcune chiamate arbitrali).