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Virtus: Programmazione e competenza per tornare grandi

Programmazione è la parola chiave per ottenere successi nello sport. E la Virtus rappresenta uno degli esempi a sostegno di questa tesi. Nonostante un budget tra i più bassi della Lega, la Virtus con una programmazione ben fatta...

Redazione TuttoBolognaWeb

Programmazione è la parola chiave per ottenere successi nello sport. E la Virtus rappresenta uno degli esempi a sostegno di questa tesi. Nonostante un budget tra i più bassi della Lega, la Virtus con una programmazione ben fatta è riuscita a raggiungere i playoff e quest’anno con un budget superiore ci si potrebbe ripetere nonostante nessuno ancora si sia sbilanciato sugli obiettivi stagionali. Fondamentali per la Virtus sono stati il fatto di aver tenuto in considerazione il profilo psicologico oltre alle qualità sul campo nella scelta dei giocatori, e di aver mantenuto una comunicazione mai sopra le righe da parte di presidente ed allenatore. Quindi meno nomi e più giocatori dalle grandi motivazioni. Tatticamente la squadra è costruita attorno alla sua batteria di tiratori, arricchita rispetto alla stagione scorsa dagli arrivi dei vari Vitali, Williams e Odom. Tuttavia Valli già nella scorsa stagione ha preso in considerazione altre idee tattiche, come i quintetti pesanti. Un quintetto di questo tipo potrebbe essere formato proprio da Mazzola, sempre tatticamente impeccabile, da un pivot come Pittman o Cuccarolo, da Odom nel ruolo di ala piccola, da uno tra Gaddy e Ray in cabina di regia, e da uno tra Fontecchio e Vitali in guardia. In questo modo, come riporta Stadio, si andrebbe ad imporre un gioco più fisico e difensivo dando problemi a molti avversari.