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Virtus, Arrigoni: “Ramagli ottimo coach. Io in Virtus? Quell’anno da -2 con poco budget…”

L'ex di Cantù e Virtus si racconta a pochi giorni dalla sfida di Desio

Redazione TuttoBolognaWeb

Una volta sarebbe stata una partita di cartello, adesso lo è un po' meno. Da una parte una Virtus in cerca di rilancio a grandi livelli, dall'altra una Cantù limitata da una serie di problemi societari. Bruno Arrigoni racconta Cantù-Virtus:

"Sicuramente in altri tempi varrebbe almeno una semifinale Scudetto - ha ammesso al Carlino - La V si sta ricostruendo in fretta e gli manca ancora la quadratura, l'ultimo tassello per completare il lavoro. Hanno un coach bravissimo e manca solo un americano. Le risorse ci sono quindi serve solo pazienza. Cantù è una squadra spavalda che gioca bene nonostante le vicissitudini. Lunedì ha fatto impazzire Brescia capolista".

Su Ramagli: "Lo stimo tanto come coach e come persona, volevo portarlo a Cantù come assistente di Trincheri ma lui rimase a Teramo per spirito di riconoscenza. E' una persona in gamba che conosce la pallacanestro e un uomo di grande valore".

Arrigoni ha poi ripercorso la sua esperienza in Virtus: "Due anni difficili, io non ho una grande personalità e mi adeguo e lì c'ero io, Villalta e Bottai. Il primo anno sfiorammo i playoff e ci prendemmo qualche bella soddisfazione, poi Bechi si dimostrò un allenatore di grande spessore umano. Il secondo anno con Valli ci ricompattammo sotto il profilo tecnico e arrivammo alla post season nonostante due punti di penalità. Mancavano i soldi, in quella stagione abbiamo lavorato con il budget minore di tutta la storia della pallacanestro mondiale".