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Belinelli si racconta: “Kings sfida intrigante, qui per essere un leader”

La guardia di Sacramento, in un'intervista al Resto del Carlino, parla della sua nuova avventura e del suo nuovo nella squadra di coach Karl.

Redazione TuttoBolognaWeb

La vita è fatta di scelte, a volte anche drastiche, come quella che ha preso questa estate Marco Belinelli. Da free agent, il 29enne da San Giovanni in Persiceto ha sposato l'intrigante progetto dei nuovi Sacramento Kings, pronti al rilancio dopo una stagione da sole ventinove vittorie. Per accaparrarsi il talento ex Fortitudo, la franchigia allenata da George Karl non ha badato a spese: diciannove milioni e mezzo di dollari per tre anni. Il fattore economico è stato decisivo a detta dello stesso Belinelli che, dopo le positive esperienze a Chicago e San Antonio, viene visto sotto un'altra luce dall'intera Lega.

"È una sensazione strana. I giovani mi guardano con un occhio di riguardo. I ragazzi sanno che ho fatto la gavetta e provano rispetto per me": queste le parole della guardia bolognese rilasciate al Resto del Carlino. Quello di Belinelli è stato un lungo viaggio, sette stagioni in NBA lontano da casa ti segnano nel profondo. Dopo gli stentati anni divisi fra Golden State e Toronto, a New Orleans è arrivata la svolta, culminata con la vittoria del Titolo a San Antonio.Un punto di arrivo per molti, ma non per il buon Marco, che ha firmato per i Kings per diventarne un leader, sia in campo che fuori: "Mi sono presentato carico dopo l'Europeo, dove ho compreso come il ruolo di un giocatore vada oltre il parquet, ma si estenda anche allo spogliatoio. Ho fatto questa scelta perché voglio essere importante in quel senso, voglio trasmettere qualcosa ai miei nuovi e più giovani compagni".

Se geograficamente la distanza da San Antonio a Sacramento non è tangibile, così non si può dire a livello cestistico: "È chiaro che le prospettive cambiano - dice Belinelli- e pensare al Titolo è da folli. Al contrario, i Playoff sono un traguardo raggiungibile, nonostante la forte concorrenza ad Ovest. Vedo molto scetticismo intorno a noi". Infine, una battuta su Gregg Popovich e George Karl: "Sono due allenatori diversi. A San Antonio e in particolare da Pop ho imparato molto. Ma anche Karl è una garanzia. Il nostro feeling cresce di giorno in giorno".

L'inizio di stagione è alle porte e l'obiettivo di Marco Belinelli, che ha pure scritto una biografia, "Pokerface", è sempre il solito: vincere, come testimonia anche l'hashtag che usa quotidianamente su Twitter, #itsallaboutwinning.