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Aspettando Fortitudo-Castelfiorentino

In una domenica nella quale il doppio tifoso si trova a fronteggiare il doppio evento costituito da partita di basket prima e poi stadio, la Fortitudo affronta al Paladozza una squadra il cui nome è poco conosciuto, che non ha...

Giacomo Bianchi

In una domenica nella quale il doppio tifoso si trova a fronteggiare il doppio evento costituito da partita di basket prima e poi stadio, la Fortitudo affronta al Paladozza una squadra il cui nome è poco conosciuto, che non ha “stelle” nel roster e che ha un record di 3 vittorie e 4 sconfitte. Partita facile? Assolutamente no. È stato chiaro Thomas De Min in conferenza stampa, quando ha parlato del livello di questa categoria: ci sono giocatori fisici e costruzioni di gioco talvolta “improvvisate”, e questo per certi versi non facilita una squadra organizzata come la Fortitudo. Sarà ancora una volta una sfida dura, nella quale la concentrazione e l'impegno per i 40 minuti dovranno farla da padroni.

DOVE ERAVAMO RIMASTI. Eravamo rimasti alla sfida vinta a Piacenza, alla quarta vittoria consecutiva e alla solita preoccupazione di Toto Tinti riguardo al fatto che la sua squadra si possa montare la testa. La Fortitudo adesso è là davanti, al comando della classifica, anche se a farle compagnia ci sono altre tre squadre (Cecina, Tortona ed Empoli). Sta lanciando un messaggio importante agli avversari, sta facendo capire che i valori che si erano persi all'inizio del torneo, con le sconfitte che avevano fatto “scaldare” Anconetani e Calami, si stanno ritrovando e stanno facendo sì che gli equilibri vengano ristabiliti, come ci si aspettava. Ci eravamo lasciati con i 16 punti di Venturelli e Spizzichini, gli uomini dai quali ci si aspetta tantissimo ma che in certi momenti hanno faticato all'inizio'inzio di questa stagione. E avevamo ritrovato dalla panchina un giocatore come De Ruvo che fino a questo momento non era stato praticamente mai visto. Anche questa sera, contro Castelfiorentino, ci sarà bisogno della panchina. Non solo di capitan Fin (che ha avuto in settimana un problema alla caviglia ma ci sarà), sesto uomo ormai assodato, o della fisicità di Sabatini. Magari torneranno utili anche le doti proprio del giovane De Ruvo e di Bartolozzi, mattatore in settimana con 19 punti nella gara degli Under 19. Magari sarà anche la sua occasione.

GLI AVVERSARI: CASTELFIORENTINO. Come detto, squadra che ha un rendimento altalenante, fatto di 3 vittorie e 4 sconfitte. Una sola vittoria fuori casa, contro Torino, ormai più di un mese fa. La squadra è allenata da coach Massimo Angelucci, ex Montecatini e al primo anno sulla panchina dei fiorentini. Dopo due giornate nelle quali ci si era trovati ad affrontare giocatori con un passato in serie A (Gigena e Rombaldoni), questa volta nessuna “stella” scenderà in campo al Paladozza. Come molte squadre del girone, è composta da un roster estremamente giovane: dei 10 giocatori in rosa, il più vecchio è Emanuele Belli, classe 1985. Gli fanno compagnia altri tre nati negli anni '80, mentre per il resto la squadra vanta solo giocatori classe 90, con 3 nati tra il '94 ed il '95. Parlando di singoli, bisognerà fare attenzione all'operato di Mattia Venucci, playmaker che sta viaggiando a 15 punti, 4 rimbalzi e 4 assist di media a partita. Accanto a lui, parlando di numeri, egregia è fino a questo punto la stagione di Andrea Tommei, altra point-guard che scrive 11,3 punti a partita e 41,3% da 3 punti, con un numero elevato di tiri presi (13/31). Sotto le plance, attenzione a Stefano Crotta, centro che sta catturando quasi 7 rimbalzi di media a gara.

TOTO DIXIT. Per l'ennesima Volta l'attenzione di Tinti è rivolta alla concentrazione dei suoi giocatori: “Nelle ultime due partite abbiamo preso parziali negativi lunghi e che ci hanno fatto andare sotto. Siamo stati bravi a non disunirci mai, ma dobbiamo migliorare tantissimo sotto questo aspetto. Non dobbiamo avere cali di tensione, dobbiamo essere sempre attenti e concentrati”. Quando gli viene chiesto di come si sta lassù, il coach è chiaro: “Non guardo la classifica, né adesso, né mai. Anche perché se poi ne perdiamo due di fila, siamo a metà. Adesso pensiamo solo a fare bene e a continuare la striscia positiva.”. Chiude poi parlando del Paladozza e dei possibili 5000 spettatori che troveranno domani sera: “Questa è la nostra casa, qui ci alleniamo e giochiamo. Stiamo imparando a conoscere bene il nostro ambiente ed i tifosi. Chi viene a giocare qua cercherà sempre di fare la partita della vita perchè non ha niente da perdere. Dobbiamo impedire loro di pensare di potercela fare.”

Appuntamento alle 18:00 al Paladozza. Come sempre, sarà possibile seguire la partita attraverso la diretta TV (canali 99 o 192 di Teleromagna del digitale o streaming sul sito web dell'emittente), o ascoltandola live su Radio Nettuno.