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Scheda tattica: la Roma di Garcia

Terzo cambiamento in panchina in altrettanti anni per la Roma (trascurando la parentesi da traghettatore di Andreazzoli) che completa quindi così il passaggio dal sogno spagnolo Luis Garcia, alla concretezza francese di Rudi Garcia passando...

Redazione TuttoBolognaWeb

Terzo cambiamento in panchina in altrettanti anni per la Roma (trascurando la parentesi da traghettatore di Andreazzoli) che completa quindi così il passaggio dal sogno spagnolo Luis Garcia, alla concretezza francese di Rudi Garcia passando per l'amarcord boemo di Zeman. In estate la dirigenza ha venduto bene alcuni talenti per completare la rosa con diversi giovani promettenti ma già con una solida esperienza alle spalle e un paio di veterani. Ecco che così il nuovo tecnico ha potuto subito dare vita al suo ordinato 4-3-3 in grado di imporsi con calma durante la partita basandosi sulle solide basi di una difesa arcigna. Davanti alla porta di De Sanctis infatti gioca una coppia di centrali formata da Benatia e Castan che badano più alla sostanza che alla forma mentre sugli esterni Maicon e Balzaretti sono uomini adatti a contenere gli avversari ma anche a scatenarsi in veloci ripartenze orchestrate con i compagni di zona. Il centrocampo a tre infatti vede De Rossi come perno centrale con Strootman e Pjanic rispettivamente mezzala destra e sinistra pronte a formare vere e proprie catene laterali con i terzini e gli esterni d'attacco senza trascurare i compiti di copertura. Il modulo di Garcia, pur essendo numericamente simile a quello di Zeman, infatti non punta esclusivamente sulla spinta offensiva per annichilire l'avversario ma piuttosto su un centrocampo in grado di svolgere alla perfezione entrambe le fasi senza esagerare nei passaggi orizzontali (alla Luis Garcia) ma cercando sempre la verticalizzazione. Anche perchè l'attacco della Roma quest'anno può contare su una vasta gamma di opzioni in grado di aiutare l'inossidabile Totti tornato nel suo ruolo di centravanti atipico. I compagni di reparto titolari in teoria dovrebbero essere Florenzi e Ljajic, ma riserve come Gervinho e Marquinho li insidiano settimanalmente aumentando la concorrenza e mantenendo altissimo il livello di concentrazione. Non si possono poi dimenticare anche due alternative importanti come Borriello e Destro ovvero centravanti più classici che permetteranno durante l'anno una variazione del modulo puntando magari anche sul 4-2-3-1.