Se in questo campionato c'è una squadra indecifrabile è sicuramente l'Inter di Stramaccioni, un tecnico poco più che esordiente che sta ancora cercando di trovare la chiave giusta per far rendere al meglio una rosa costruita con un metodo discutibile e falcidiata da infortuni e problemi disciplinari. La perdita di Milito ha aperto una voragine al centro del già numericamente scarso attacco nerazzurro, ma anche i casi Sneijder e Cassano hanno minato le fondamenta del reparto più importante per una squadra che vuole lottare al vertice. Nel corso della stagione Stramaccioni ha già cambiato almeno cinque moduli di gioco passando dalla difesa a tre a quella a quattro e soprattutto vedendoli scricchiolare tutti fino al punto di rottura. Le critiche sulla testa dell'allenatore interista quindi sono piovute a catinelle visto che sembra mancare completamente una formazione tipo e che anche i nuovi acquisti sono spesso stati gettati nella mischia allo sbaraglio, ma a sua discolpa bisogna dire che non ha colpe nel mercato e che comunque la sua squadra continua ad essere in corsa per tutti gli obiettivi stagionali. Nelle ultime settimane l'Inter è passata dal 3-5-2 al 4-3-3 o all'ancora più recente 4-3-1-2 in cui il trequartista anomalo Guarin è sicuramente l'ago della bilancia: il suo dinamismo e la sua abilità negli inserimenti possono aprire le difese avversarie e spaccare in due la partita soprattutto a San Siro. La coppia d'attacco titolare formata da Cassano e Palacio pecca sicuramente in prestanza fisica, ma può garantire un elevato tasso tecnico, un'ottima velocità d'esecuzione e soprattutto un movimento costante utilissimo ad aprire spazi per gli inserimenti dei centrocampisti. Uno di loro è l'eterno Cambiasso che comanda il reparto dando sicurezza anche al compagno Kuzmanovic in fase di interdizione, ma soprattutto garantendo maggior copertura dalla parte del più offensivo Schelotto. Ad eccezione dell'ottimo Handanovic, la difesa è sicuramente l'anello più debole della catena interista visto che i due giovani centrali Ranocchia e Juan Jesus non sono sempre perfetti nelle chiusure e soprattutto sembrano soffrire nella marcatura di attaccanti esperti che sanno sfruttare al meglio i cross provenienti dalle corsie esterne. I nerazzurri inoltre amano spingere con continuità sulle fasce quando non riescono ad usare l'arma del contropiede e quindi spesso la retroguardia si trova sbilanciata.
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Scheda tattica: l’Inter di Stramaccioni
Se in questo campionato c’è una squadra indecifrabile è sicuramente l’Inter di Stramaccioni, un tecnico poco più che esordiente che sta ancora cercando di trovare la chiave giusta per far rendere al meglio una rosa...
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