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Scheda tattica: l’Inter di Mazzarri

La nuova Inter di Mazzarri ha trovato in fretta una stabilità tattica inaspettata affidandosi anche a protagonisti che probabilmente in pochi avrebbero pronosticato tali prima dell’avvio del campionato. Il lavoro da fare in casa...

Redazione TuttoBolognaWeb

La nuova Inter di Mazzarri ha trovato in fretta una stabilità tattica inaspettata affidandosi anche a protagonisti che probabilmente in pochi avrebbero pronosticato tali prima dell'avvio del campionato. Il lavoro da fare in casa nerazzurra è sicuramente ancora lungo ma, nonostante la prolungata assenza di Milito, Moratti e Thohir non possono che essere soddisfatti. L'Inter quest'anno sta riproponendo alcuni dei cardini fondamentali delle squadre di Mazzarri: limitatissima rotazione dei titolari, grande prolificità della punta e gioco in velocità sugli esterni. Incredibilmente sono entrati tra i favoriti del tecnico anche due ragazzi giovani come Taider e Alvarez, il primo all'esordio in una grande squadra ed il secondo reduce da una stagione decisamente negativa. Grazie al loro lavoro di sacrificio ed intelligenza però l'Inter riesce ad applicare con successo il classico 3-5-2 dell'ex tecnico del Napoli in cui Cambiasso e Guarin portano quell'esperienza in più indispensabile per competere ad alti livelli. Le vere sorprese però arrivano dagli esterni dove Nagatomo ha innalzato ulteriormente il livello delle sue prestazioni trovando anche con continuità la via del gol mentre Jonathan si è rivelato una risorsa preziosissima in grado di scomodare paragoni pesanti con il connazionale Maicon dell'era Mourinho. Palacio poi in attacco sta gestendo al meglio le assenze dei compagni di reparto convertendo in gol una percentuale davvero notevole di palloni e sopperendo così anche allo scarso contributo dato da Belfodil ma anche da Icardi. Il reparto probabilmente più sorprendente della squadra nerazzurra è però la difesa che, pur contando praticamente sugli stessi uomini dell'anno scorso, ha chiuso le sue maglie subendo appena un gol a partita. I tre che giocano tra Jesus, Ranocchia, Rolando, Samuel e Campagnaro sembrano in grado di proteggere adeguatamente Handanovic dai pericoli creati dagli avversari addirittura sfoderando prestazioni ancor più convincenti in trasferta. I presupposti per credere che Mazzarri possa fare un buon lavoro all'Inter insomma ci sono tutti: ora i nerazzurri devono solo trovare continuità di rendimento nel medio-lungo periodo.