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Scheda tattica: il Verona di Mandorlini

Già all’andata si intravedeva chiaramente un futuro di successo per il Verona confermato dai risultati che lo collocano ora addirittura al sesto posto solitario in Serie A e ad un passo dalla zona europea. Evidentemente il gruppo...

Redazione TuttoBolognaWeb

Già all'andata si intravedeva chiaramente un futuro di successo per il Verona confermato dai risultati che lo collocano ora addirittura al sesto posto solitario in Serie A e ad un passo dalla zona europea. Evidentemente il gruppo portato alla promozione un anno fa da Mandorlini ha saputo sfruttare al meglio i nuovi innesti per creare una macchina da calcio che ha sorpreso tutti, ma è innegabile che dal mercato di gennaio sia apparsa qualche crepa. La cessione di Jorginho ha obbligato a cercare un sostituto all'altezza in una rosa priva di candidati naturali e perciò abbiamo assistito ad un leggero calo del rendimento complessivo. Il ruolo del centrale di centrocampo infatti è fondamentale nel 4-3-3 proposto da Mandorlini che vive di compattezza tra i reparti e tempi perfetti nella gestione del pallone: al momento Donadel sembra aver superato la concorrenza di Cirigliano e Donati, ma le gerarchie sono ancora da definire. Anche la difesa presenta una novità rispetto a qualche mese fa visto che davanti a Rafael sembra aver trovato un posto da titolare il brasiliano Marques come compagno di Moras con Cacciatore titolare inamovibile (ma in calo fisico) della fascia destra e Albertazzi sempre più padrone di quella mancina. Detto dei problemi nell'identificazione del nuovo regista, Romulo e Halfredsson hanno invece confermato tutte le loro qualità come mezzali dinamiche e pronte a supportare le rapide ripartenze e sfruttare gli assist del centravanti con perfetti inserimenti in area di rigore. Il ruolo centrale di questo Verona sorprendente però è sicuramente quello di Toni, alfiere fisicamente ancora dominante in Serie A e che non solo segna ancora con continuità formidabile ma si rende anche utilissimo al gioco della squadra con spirito di sacrificio ed umiltà. Ingaggiando il centravanti emiliano il Verona ha fatto sicuramente un investimento azzeccato soprattutto visto che a suoi lati agiscono esterni come Iturbe e Jankovic, capaci di saltare l'uomo e offrire palloni invitanti nel cuore dell'area avversaria. Il campionato dei veneti quindi si può sicuramente definire oltre le aspettative anche se la cessione del faro di centrocampo lascia qualche dubbio sulle prospettive di crescita del progetto e medio-lungo periodo.