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Scheda tattica: il Livorno di Nicola

Il presidente Spinelli ha deciso di giocare tante scommesse nell’anno del ritorno in Serie A del suo Livorno e la prima è sicuramente seduta in panchina. Il tecnico Nicola infatti è non solo un esordiente nel massimo...

Redazione TuttoBolognaWeb

Il presidente Spinelli ha deciso di giocare tante scommesse nell'anno del ritorno in Serie A del suo Livorno e la prima è sicuramente seduta in panchina. Il tecnico Nicola infatti è non solo un esordiente nel massimo campionato, ma anche un allenatore con pochissima esperienza in assoluto a cui è stata affidata una rosa piena di giovani o di esordienti. I primi risultati positivi avevano sorpreso ma ora il Livorno sembra essere tornato con i piedi per terra a confrontarsi con una salvezza difficile. Nell'undici titolare infatti sono una minima parte i giocatori che hanno avuto già esperienza nella Serie A a partire dal promettente portiere Bardi che si trova protetto da un terzetto formato da Ceccherini, Emerson e Coda. I primi due stanno pagando il salto di categoria ed il terzo non può reggere da solo il peso del 3-5-2 con cui il Livorno scende in campo ogni domenica. La linea mediana prevede tre uomini più di quantità che di qualità che però stanno dando anche un discreto contributo offensivo soprattutto con Luci e Greco, rientrato in Italia dopo l'esperienza greca. A completare il terzetto troviamo Duncan, un altro giovane protagonista della promozione che non sta riuscendo per ora in Serie A a ripetere le ottime prestazioni dello scorso girone di ritorno. Ancora due esordienti anche sulle fasce con Schiattarella posizionato a destra mentre a sinistra agisce il giovanissimo Mbaye, nato difensore centrale e riadattato al ruolo addirittura di esterno di centrocampo grazie alla grande duttilità. Si tratta anche in questo caso però di una scommessa molto rischiosa soprattutto se proiettata sull'arco dell'intera stagione. Il reparto offensivo sembra interessante e punta tutto sulla tecnica e la velocità ma numericamente appare decisamente incompleto visto che si limita a quattro giocatori. Emeghara e Paulinho sono una coppia potenzialmente esplosiva ma ancora volta rischiosa in ottica salvezza e la scarsa qualità nei piedi dei centrocampisti sembra non poterli mettere nelle condizioni di essere abbastanza pericolosi.