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Scheda tattica: il Chievo di Corini

Ci sono allenatori capaci di esaltare al massimo le proprie qualità in determinati ambienti ed è ormai evidente che il binomio Corini-Chievo sia nato sotto una buona stella. La squadra che con Sannino infatti non riusciva ad...

Redazione TuttoBolognaWeb

Ci sono allenatori capaci di esaltare al massimo le proprie qualità in determinati ambienti ed è ormai evidente che il binomio Corini-Chievo sia nato sotto una buona stella. La squadra che con Sannino infatti non riusciva ad esprimersi nonostante i cambi di modulo, con l'ex regista gialloblù (nonchè ex tecnico della scorsa stagione) ha ritrovato equilibri e disponibilità al sacrificio tanto da interpretare almeno quattro moduli diversi in altrettanti mesi pur mantenendo un livello tecnico piuttosto modesto. L'ultima versione prevede un 4-3-1-2 in grado di esaltare le qualità di Hetemaj, scoperto trequartista dedito agli inserimenti dopo anni da interditore. Il mercato di gennaio ha portato al Chievo un nuovo portiere come Agazzi davanti a cui la coppia di centrali però resta sempre quella composta dagli esperti Dainelli e Cesar mentre sugli esterni permangono sempre accesi ballottaggi tra Sardo e Frey per la destra e tra Dramè e Rubin per la sinistra. Il fulcro del gioco è sempre capitan Rigoni che detta i tempi a tutta la squadra ricevendo palla in uscita dalla difesa e decidendo se avanzare o smistare grazie alla presenza ai suoi fianchi di mezzali in grado di abbinare le due fasi. In particolare a sinistra chi gioca tra Guarente e Bentivoglio ha una discreta libertà di movimento mentre invece a destra Radovanovic o Guana tendono a restare più bloccati per caratteristiche tecniche consentendo però la discesa del terzino. In attacco poi Paloschi nelle ultime settimane è diventato titolare inamovibile e al suo fianco si sono alternati Thereau e Stoian anche se Obinna sembra in risalita nelle gerarchie interne e quasi pronto ad esordire da titolare. Il nigeriano sembra infatti l'uomo giusto per un Chievo che vive di ripartenze rapide lasciando quasi sempre il possesso palla agli avversari cercando di non prestare mai il fianco al contropiede o al gioco rapido nello stretto.