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Scheda tattica: ecco Bologna-Parma

La partita di domani mattina si presenta davvero di difficile lettura tattica visto che mette di fronte due squadre schierate con moduli e filosofie di gioco molto diversi. Appare decisamente improbabile infatti che Donadoni scelga di tornare al...

Redazione TuttoBolognaWeb

La partita di domani mattina si presenta davvero di difficile lettura tattica visto che mette di fronte due squadre schierate con moduli e filosofie di gioco molto diversi. Appare decisamente improbabile infatti che Donadoni scelga di tornare al 3-5-2 proprio contro il Bologna ma piuttosto il tecnico parmense sembra intenzionato a proporre un più offensivo 4-3-3 con cui sfruttare i punti deboli della squadra di Ballardini. Schierare infatti tre attaccanti (Amauri centrale con Biabiany e Schelotto larghi) imporrà ai rossoblù di tenere molto bassi gli esterni di centrocampo per non lasciare in parità numerica il terzetto difensivo ma richiederà anche un grande sforzo fisico e mentale a Natali. L’esperto centrale bergamasco infatti non dovrà concedere spazio al diretto avversario ma soprattutto impegnarsi a vincere i duelli aerei visto che il Parma cercherà spesso il lancio lungo anche dalla difesa per trovare la spizzata di testa di Amauri per il taglio di un compagno. Si tratta di uno schema elementare ma comunque efficace se non contrastato adeguatamente mantenendo le linee di difesa e centrocampo molto vicine e pronte a far scattare da una parte la trappola del fuorigioco e dall’altra a chiudere gli spazi per gli inserimenti dalle retrovie. L’assenza tra i ducali di Parolo sarà importante, ma le due mezzali cercheranno comunque con una certa frequenza di spuntare alle spalle degli avversari per creare superiorità numerica ed anche uno dei due terzini (soprattutto Molinaro) non disdegnerà qualche sortita offensiva. Questa propensione all’attacco del Parma però potrebbe regalare al Bologna la possibilità di pungere visto che la fase di ripiegamento dei gialloblù non è sempre perfetta ed organica. Si tratta quindi di cercare, come mostrato anche a San Siro, il fraseggio palla a terra con una circolazione di palla rapida che permetta di avvicinarsi con pochi passaggi all’area avversaria e mettere gli esterni in condizione di effettuare qualche buon cross. Evidentemente la coppia formata da Cristaldo e Kone non potrà permettersi di fare a sportellate con Lucarelli e Paletta, ma sicuramente potrà puntare sull’imprevedibilità ed il continuo movimento per aprire lo spazio giusto in cui battere verso la porta di Mirante. A livello tattico quindi la gara di domani sarà un bell’esame di maturità per il Bologna di Ballardini che dovrà dimostrare di saper costruire un gioco ragionato e non solo gettarsi in avanti come reazione allo svantaggio.