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Avati: “Ora come ora ci sono tutte le premesse per tornare in B”

Antonio Avati, il fratello di Pupi (Giuseppe), grande tifoso rossoblù in quel di Roma è stato ospite alla trasmissione di “Quasi Goal” per parlare del suo amato Bologna. Ha esordito parlando del tecnico dei rossoblù, della sua...

Lorenzo Romandini

Antonio Avati, il fratello di Pupi (Giuseppe), grande tifoso rossoblù in quel di Roma è stato ospite alla trasmissione di "Quasi Goal" per parlare del suo amato Bologna.

Ha esordito parlando del tecnico dei rossoblù, della sua delicata situazione e dei possibili nomi per il dopo Rossi: “Non sono un grande estimatore di Delio a Bologna, precedentemente mi piaceva come personaggio anche nella scazzotta con Ljajić, io tifavo per lui ma a Bologna non mi piace per niente. La media dei punti che ha fatto è imbarazzante: in totale tra A e B ha giocato 15 partite, collezionando 3 vittorie, 4 pareggi e 8 sconfitte con una media di 0,87 punti a partita. Lopez tanto criticato aveva fatto 1.64 portandoci ai playoff.

Io non avrei mai pensato di vedere un allenatore perdere 6 partite e rimanere ancora sulla panchina ad allenare, con Arrigoni o Bisoli quando ne perdevano 4 sapevano già che sarebbero stati cacciati. Io mi aspettavo una reazione diversa dal pubblico, un tifo sfrenato per una quadra così mediocre è troppo; un pubblico che è stato abituato in questi anni a poca e brutta roba, io un minimo di protesta verbale e un atteggiamento un pochino meno accondiscendente l'avrei portato avanti.

Come spesso accade dopo gli esoneri c'è sempre la scossa, guardate il Carpi con Sannino o la Ternana in B o anche la stessa squadra di Saputo in Canada che ha cambiato l'allenatore e ora sta facendo bene. Quando ho visto Zazzaroni e Donadoni alla “Domenica Sportiva” speravo che parlassero di Bologna, io uno tra Donadoni o Guidolin lo prenderei immediatamente.

Ora come ora ci sono tutte le premesse per tornare in B, anche le statistiche lo dicono: chi è ultimo alle 7 partite non si è mai salvato.

Avati ha poi parlato del mercato e delle scelte di Corvino anche del passato: “Gli acquisti che ha fatto Corvino già a gennaio dell'anno scorso non andavano assolutamente bene. Avevamo un squadra che era addirittura prima, poi dopo gennaio abbiamo dovuto far giocare a forza i nuovi acquisti per non far vedere che erano stati comprati così, senza una ragione. Abbiamo accantonato l'ossatura che ci aveva portato in vetta alla Serie B per dei giocatori davvero mediocri come Mbaye o Krstičić o lo stesso Mancosu; l'unico che si è comportato bene è stato Sansone che poi ovviamente l'abbiamo rimandato al mittente”.

Infine ha commentato i possibili nomi del mercato degli svincolati: “Vucinic è stato un giocatore sballottato qua e la, le ha fatte un po' tutte le squadre, non è mai proprio diventato un grande giocatore, l'attaccante risolutore che ti salva una partita, forse solo con la Roma e la Juventus ha fatto veramente bene, ma di certo non salverà il Bologna. Dicono che potrebbe arrivare Ramirez a gennaio da svincolato, sinceramente bisognerebbe vedere la sua condizione fisica, mi pare non stia giocando né in Nazionale e né nella sua squadra inglese”.