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Schiera di ‘no’ per la panchina azzurra, Tavecchio vira sulla soluzione interna: Di Biagio o Cabrini

Anche Donadoni si defila dalla corsa per la panchina della nazionale, il suo contratto scade nel 2018 e vuole rispettarlo continuando a trascinare il Bologna verso traguardi importanti.

Redazione TuttoBolognaWeb

Qualche anno fa la panchina della nazionale azzurra era considerata l'ambizione più alta, il sogno più grande per ogni allenatore italiano. Oggi la questione è molto diversa: il ruolo di commissario tecnico dell'Italia ha perso molto appeal, complice una situazione complessiva del calcio italiano molto deficitaria e una scarsa disponibilità economica della federazione che fatica ad allinearsi con le offerte milionarie dei club.

A esempio di questa teoria si possono riportare i rifiuti di allenatori del calibro di Allegri e Mancini che hanno garbatamente declinato l'offerta della FIGC. A loro si sono aggiunti nelle ultime settimane anche Claudio Ranieri, che vuole continuare la sua avventura con il Leicester e Fabio Capello. Come riporta 'Il Resto del Carlino', alla schiera dei 'no' sta per aggiungersi anche Roberto Donadoni che sembra intenzionato a rifiutare l'interesse di Tavecchio per poter continuare il suo cammino sulla panchina felsinea. Il suo contratto scade nel 2018 e da grande professionista qual è, Donadoni vuole rispettarlo proseguendo alla guida di un Bologna che ha ambizioni europee.

Tavecchio si prepara quindi a ricevere un altro 'no' e la ricerca del dopo Conte per lui si fa sempre più complessa. Come dichiarato più volte il presidente FIGC virerà su un tecnico federale, ossia uno dei fedelissimi della federazione: i nomi più gettonati negli ultimi giorni sono quelli di Gigi Di Biagio, attuale mister dell'Under 21, Antonio Cabrini, la guida della nazionale femminile e Marco Tardelli, ex vice di Trapattoni.