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Parla Fusco: “Promozione costruita grazie al lavoro di tutti. Complimenti anche a Lopez”

“Questa promozione è frutto del lavoro svolto tutto l’anno, dalla scorsa estate ad oggi”. Ci tiene a sottolinearlo Filippo Fusco, ex direttore sportivo del Bologna che ha costruito la squadra per Guaraldi e che uscì...

Redazione TuttoBolognaWeb

"Questa promozione è frutto del lavoro svolto tutto l'anno, dalla scorsa estate ad oggi". Ci tiene a sottolinearlo Filippo Fusco, ex direttore sportivo del Bologna che ha costruito la squadra per Guaraldi e che uscì di scena con la nuova proprietà.

Fusco, anche dopo la separazione, ha comunque continuato a sostenere il Bologna e a sperare in una sua promozione: "Sono felice per la A e non per il premio che avrò.Tutti i giocatori in estate sono venuti fidandosi di quello che raccontavo io, era in gioco la mia parola e il mio lavoro avrebbe avuto un senso solo andando in A. Ovviamente avrei voluto completare l'opera, ma ho rinunciato".

Fusco spiega brevemente i motivi del suo allontanamento dal club: "Non potevo più rimanere, avrei danneggiato tutti. Corvino è stato molto gentile offrendomi un altro ruolo, ma credo che i calciatori debbano avere un riferimento unico".

Quello che più ha ferito l'ex dirigente sono state le chiacchiere circa un suo sabotaggio dall'esterno ai danni dell'ambiente rossoblù. "Alcuni procuratori mi hanno messo in cattiva luce. Accardi ha reso pubblica una nostra telefonata in cui si parlava dei motivi che spingevano Lopez a far giocare così poco Mbaye. Discutemmo tranquillamente, lui invece distorse il contenuto".

A proposito di Lopez, Fusco vuole fare i complimenti e dare i meriti anche all'allenatore uruguaiano: "Dopo la promozione gli ho scritto che doveva essere orgoglioso anche lui. Ha lavorato bene, forse è andato un po' in confusione con i moduli ed ha perso un po' il filo della situazione, A volte una rosa troppo ampia non è una cosa positiva per un mister". Complice anche il mercato di gennaio? L'ex dirigente dice la sua: "Io non avrei acquistato tutti quei giocatori, ne bastavano tre o quattro e, forse, dovevano essere subordinate a più cessioni. Con così tanti giocatori in rosa si poteva correre il rischio di "ubriacare" l'allenatore".

Tra Fusco e Lopez c'è sempre stato un rapporto di grande fiducia: "Mi aveva completamente affidato la gestione del gruppo, ci fidavamo l'uno dell'altro. Tra un mister e un dirigente sportivo deve esserci complicità, i giocatori sentono subito se ci sono frizioni, hanno bisogno di un punto di riferimento stabile".

Deluso da Cacia? Fusco elogia la punta: "12 goal, giocando meno e con un solo rigore, non sono pochi".