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Donadoni: “Domani Davide contro Golia, ma non partiamo sconfitti”

Dai nostri inviati, Francesco Bocchini, Lorenzo Romandini e Simona Morlino, la conferenza stampa del mister in diretta da Casteldebole.

Redazione TuttoBolognaWeb

Buongiorno mister, che match dovrà disputare la sua squadra?

"Un match perfetto e credo che la capacità di migliorarsi passi anche da incontri come questo. Più si riesce a interpretare le partite e meno complicate saranno le cose. L'importante è lavorare su noi stessi, senza stare a guardare agli avversari. Non dobbiamo porci limiti, ma stare concentrati".

La città sente molto l'impegno di domani. 

"So benissimo che non è una vigilia come tutte le altre. Affrontiamo la prima della classe e la più forte in termini di risultati. Dovremo scendere in campo con entusiasmo, perché sono queste le sfide che ti fanno crescere. Intorno a noi c'è grande tensione e non vogliamo deludere nessuno, noi stessi in primo luogo".

Le decisioni sulla formazione sono già state prese o verrano fatte a seconda di come si schiereranno i Bianconeri in campo?

"Non so ancora come si schiererà la Juventus, per cui devo concentrarmi sulla mia squadra. Dobbiamo scendere in campo con la nostra mentalità, sapendo che faremo fatica e che dovremo sfoderare una prestazione perfetta. Noi dobbiamo sfruttare al meglio le nostre capacità, che sono inferiori a quelle dei bianconeri, ma è bello affrontare queste sfide".

È l'atteggiamento visto ad Udine quello giusto per affrontare il match di domani sera?

"Quando hai di fronte giocatori di un certo calibro non puoi fare errori e concedere occasioni perché sennò ti puniscono. Il tasso tecnico della Juve è superiore".

Il Bologna degli ultimi minuti tende sempre a subire goal, come spiega questi cali?

"La questione della fatica può incidere perché più passa il tempo e più ti si offuscano le idee. Però questo fattore riguarda anche gli avversari".

Per quanto riguarda due giovanissimi che scenderanno in campo, Diawara sarà in grado di arginare Dybala, domani sera?

"Non dobbiamo fare valutazioni in merito agli avversari di domani, dovremo comportarci come sempre. È importante saper leggere e interpretare le situazioni. Per i più giovani sarà un momento di grande crescita".

Un suo ricordo sulla prima volta che ha affrontato la Vecchia Signora.

"La prima volta che ho incontrato la Juventus ero all'Atalanta e sapevo benissimo di confrontarmi contro una formazione che ha un grande blasone e una storia gloriosa. Ma domani non dobbiamo guardare al colore della maglia, dobbiamo pensare a noi stessi.  Siamo ancora più squadra, perché non abbiamo le individualità che hanno loro".

È vero che, prima di trasferirsi a Milano, poteva finire alla Juventus?

"Si, potevo finire a Torino, visto gli ottimi i rapporti fra Juve e Atalanta. Ero però tifoso del Milan e il mio sogno era quello di vestirmi di rossonero, nonostante che i bianconeri fossero il top in Italia".

Solitamente il Bologna ha difficoltà a comandare il gioco fra le mura amiche. Domani ci dobbiamo aspettare una squadra più attendista o aggressiva?

"Mi auguro di poter fare la partita domani, perché vorrebbe dire fare una grande prestazione. Ma non dobbiamo pensare a questi aspetti, ripeto: conta entrare con le idee chiare e restare concentrati su noi stessi".

Come vede la Juve in Europa?

"Credo che le prime cinque squadre del nostro campionato siano pronte e competitive per le Coppe. La  serie A è pronta per questa sfida a livello continentale".

Come mai a lei non sono capitate occasioni in top club come è successo al suo collega Allegri?

"La storia dice questo. È inutile porsi delle domande del genere, sono stati cammini differenti. Allegri sta facendo benissimo a Torino, mentre io cerco sempre di dare il massimo per la squadra che alleno".

La cosa più impressionante dei bianconeri contro il Napoli è stata la loro pazienza.

"Le grandi squadre hanno questa grande dote, colpiscono quando è necessario. Sono formazioni che hanno un grande equilibrio. Basta guardare alla retroguardia della Juve: hanno subito 14/15 goal in campionato. Le vittorie passano soprattutto da questi numeri".

Sulla carta, quante possibilità ha il Bologna di fermare la corsa della capolista?

"La partita si annuncia come una sfida fra Davide e Golia. Ci sono delle forze che sono abbastanza evidenti, eppure non si parte mai sconfitti. Di scontato non c'è nulla, dobbiamo uscire dal campo senza rimpianti".

Come siamo messi con gli infortunati? 

"Mirante dovrebbe essere a disposizione, valuteremo le sue condizioni fra oggi e domani, così come quelle di Ferrari, che ha avuto un attacco influenzale. Restano in infermeria solo Rossettini e Krafth".

Come sta Zuniga? Ha qualche chance di essere titolare o rivedremo Mbaye?

"Camilo sta cercando la forma fisica ideale. Non gioca da tanto e ha avuto quella brutta disavventura, piano piano deve riprendere il ritmo partita, cosa che ancora non ha come qualcun'altro. Quanto prima riusciremo ad avere tutti al 100% e più vantaggi ci saranno".

Destro e Giaccherini sono apparsi un po' in difficoltà contro la Fiorentina.

"Sono giocatori importanti che hanno dimostrato di poter stare in squadre di livello superiore, hanno indossato anche la maglia azzurra, hanno uno bagaglio al di sopra della media e sono fondamentali, ma tutto dipende da come affrontano le partite. Non devono dimostrare a nessuno ciò che sanno fare, ma devono avere la capacità di trascinare gli altri".