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La condizione fisica dei “Due Bologna”: quello di Castelrotto e quello del mercato

La campagna acquisti estiva si è chiusa con l’allestimento da parte del direttore Pantaleo Corvino di un ottima squadra, una formula che ha portato sotto le Due Torri, giovani e giocatori di esperienza. Delio Rossi ha già cercato nelle...

Lorenzo Romandini

La campagna acquisti estiva si è chiusa con l'allestimento da parte del direttore Pantaleo Corvino di un ottima squadra, una formula che ha portato sotto le Due Torri, giovani e giocatori di esperienza.

Delio Rossi ha già cercato nelle prime partite di trovare un connubio tra i nuovi arrivati e i ragazzi che ha portato con sé in ritiro nella metà di Luglio. Ormai però i superstiti dell'avventura tra le Alpi si rivedono soltanto nel reparto difensivo. Dall'altro lato abbiamo il “nuovo” Bologna quello frutto di un importante sessione di mercato e di grandi sforzi da parte di tutti gli uomini del Bologna.

La qualità assoluta degli interpreti è fuori discussione, ma c'è un problema: nessuno di loro, Mounier a parte (tre partite col Montpellier prima di indossare la 26 rossoblù), ha vissuto un precampionato da protagonista nei rispettivi club.

In primis Emanuele Giaccherini che dopo la chiacchierata col suo allenatore Advocaat, si è visto mettere all'angolo nel progetto Sunderland; la sua ultima partita ufficiale risale al 24 maggio scorso: un quarto d'ora nel finale di un Chelsea – Sunderland finito 3 a 1. Nel precampionato il talentino di Talla ha giocato qualche amichevole ma oggi non è al top della condizione, come già ribadito nella conferenza stampa di Mercoledì scorso.

Per quanto riguarda Mattia Destro, è stato convocato alla Corte del Milan nel mercato di gennaio con una clausola, nel prestito, di diritto di riscatto ma alla fine è poi tornato in casa giallorossa. Nel precampionato ha giocato soltanto 45 minuti (non un'ottima prestazione la sua) nel trofeo Gamper il 5 Agosto al Camp Nou dove la Roma è stata umiliata 3 a 0 dal Barcellona.

L'attaccante è arrivato a Bologna con una gran voglia di rivalsa e con mille motivazioni ma nelle prime due partite ufficiali ha lasciato il segno più per le sportellate date e prese che per guizzi degni di nota sotto porta. Deve ovviamente ritrovare la condizione ottimale e i ritmi partita (entrato dalla panchina contro la Lazio, sostituito da Mancosu contro il Sassuolo) per poter tornare quell'attaccante che due anni fa era salito sul podio in Europa (dietro soltanto a Messi e Aguero) per la media dei gol, uno ogni 83' giocati.

Infine abbiamo giocatori come Godfred Donsah che ha vissuto un'estate da separato in casa con il Cagliari, continuamente assillato da voci di mercato che ogni giorno lo vedevano vicino ad una squadra diversa e Saphir Taider che fin dal primo giorno di ritiro è stato escluso dalle scelte di Mancini.

Una nota positiva che viene sempre dal mercato ma che in parte affonda le sue radici nel ritiro di Sestola e di Castelrotto, è che giocatori come Brienza, Diawara, Ferrari, Mirante, Masina e Oikonomou, sono comunque i ragazzi più in forma di tutta la rosa rossoblù.

Per quanto riguarda invece gli ultimi arrivi non si possono non citare per condizione fisica e presenza sul campo, i giocatori Falco e Pulgar, che nelle partite disputate (Falco contro il Sassuolo e Pulgar in entrambe) hanno mostrato di avere personalità, velocità con palla tra i piedi e capacità di inserirsi negli spazi.

La condizione fisica deve essere recuperata, il nostro attacco è nelle mani (nei piedi) degli ultimissimi arrivati.

Fiducia a questi ragazzi e sopratutto spazio in campo, devono cominciare a giocare assieme.

La partita contro la Sampdoria, allora, potrebbe essere il famoso trampolino di lancio per vedere il ritorno del tridente offensivo?