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Caressa: “Calciopoli? Quando non diedero quei 2 rigori al Bfc…”

Il telecronista di Sky Sport, Fabio Caressa, è intervenuto al convegno 'I valori dello sport' tornando sulla vicenda di Calciopoli

Redazione TuttoBolognaWeb

Tra le più danneggiate da Calciopoli c'è sicuramente il Bologna. Nonostante siano passati già 10 anni la vicenda non è del tutto chiusa con la richiesta di risarcimento da parte di Gazzoni Frascara, ma quel clima ostile è rimasto nella mente degli addetti ai lavori, soprattutto di qualche giornalista. Ecco come Fabio Caressa ha ripercorso quei momenti nel corso di un convegno organizzato dalla Bocconi di Milano:

"Nel 2006 pensavo ci fosse qualcosa, ma non a quel livello lì. Moggi ha pensato di poter fare qualcosa per la Juve ma anche di poter fare quello che voleva per tutto il campionato, decidere chi retrocedeva e chi no. Ci sono decine di sentenze su questo ormai [...] C’erano stati degli arbitraggi che facevano pensare, in particolare in un Bologna-Juventus vinto dai bianconeri per 1-0 con un goal di Nedved su calcio di punizione. In questo match per due volte sul bolognese Cipriani non fu fischiato rigore e nell’intervista a fine gara lo stesso giocatore disse che gli episodi non erano importanti: Cipriani era un giocatore della GEA".

Ancora Caressa: "Dopo che noi affrontammo l’argomento in telecronaca dicendo che due rigori non erano stati concessi, arrivò una telefonata all’allora amministratore delegato di Sky dalla dirigenza della Juventus che urlando chiedeva la mia rimozione e quella di Beppe Bergomi. Questa cosa accadde sotto Natale e lui stesso ci disse di ricordarci che noi siamo Sky e siccome diamo noi i soldi alla Juventus per i diritti, magari un giorno chiederemo noi di decidere il loro allenatore ma loro non decideranno quello che deve fare Sky. Questo fa capire che forza servisse in quel momento per resistere ad alcune pressioni. Il giorno dopo successe che sulla prima pagina del Corriere della Sera, ci furono due colonne di attacco nei confronti miei e di Bergomi dicendo che Cipriani stesso aveva detto che i rigori non c’erano, mistificando la realtà in una maniera ignobile. Non dico il nome del giornalista per rispetto, ma dopo uscì che era colluso con queste persone qui".