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Breve storia del “gol olimpico”

Sky Sport ricorda gli storici gol della bandierina. Tanti i talenti sudamericani protagonisti

Redazione TuttoBolognaWeb

Nel 1924 i Mondiali non si giocavano ancora, e per questo l’argentino Cesareo Onzari scelse la sfida olimpica contro il nemico storico, l’Uruguay, per deliziare i tifosi con un gol direttamente da corner legalizzato solo da tre mesi dalla Fifa. Nasce così “el gol olimpico”, protagonista assoluto della sfida di ieri contro la Fiorentina: in gol sono andati Pulgar per il Bologna e Veretout per la Fiorentina. Ma non è la prima volta che accade. Nel 2004 ad un ragazzino colombiano di appena 12 anni riuscì addirittura di segnarne due nella stessa partita: si giocava la finale del Pony Futbol tra Academia Tolimense e Deportivo Cali e il protagonista dell’impresa si chiamava James Rodriguez. Due volte in una partita sola accadde nel 1979 ancora al Deportivo Cali in Copa Libertadores contro il Quilmes, grazie ai gol di Angel Maria Torres ed Ernesto Elvarez, e al Coleraine (Irlanda), che beneficiò della “doppietta olimpica” – se così vogliamo ribattezzarla – di Paul Owens. Ai Mondiali il primo gol venne realizzato da Marcos Coll contro il mitico Yashin nel 1962. L’elenco degli specialisti sudamericani si allunga con i nomi di Ronaldinho, Roberto Carlos (che segnò addirittura calciando dalla bandierina sinistra), Recoba. In Italia ricordiamo i gol da corner di Mihajlovic, Baggio, Diamanti, El Papu, Maradona e Callejon (in questa stagione, contro il Sassuolo). Ma il mago fu certamente Massimo Palanca, autentica leggenda del Catanzaro negli anni Settanta, che ne realizzò ben 13. A contendergli lo scettro di migliore di tutti i tempi il serbo Dejan Petkovic, che in Italia abbiamo ammirato per una sola stagione con la maglia del Venezia.

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